C A M M I N A R E I N S I E M E Via Mozart 16 - 20122 Milano Tel. 02.78 30 00 Notiziario n. 3 sped. in abbonamento postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Milano - anno 17° Aut. Trib. di Milano n° 241 del 7 maggio 1994 - U.I.C.I. sez. di Milano - Direttore responsabile: Mario Censabella. Amministrazione e Redazione: Via Mozart 16 20122 Milano stampato internamente dall’U.I.C.I - Copia omaggio NOVEMBRE 2014 ABBAIARE ALLA LUNA Aborro, nel senso che disprezzo tutte quelle persone, per fortuna non sono molte, che incontrando un non vedente, per consuetudine non lo salutano, a meno che non ne siano costretti per circostanze contingenti. L’atteggiamento di cui sopra non può essere giustificato da timidezza ma è sempre segno di un quoziente intellettivo alquanto limitato. “L’ignoranza, spesso, fa più male della cattiveria”. Mi sono …azzardato a percorrere un itinerario irto di …difficoltà, …tagliole, …continuo: chi vede può facilmente comprendere che chi non vede non è sempre in grado, evidentemente, di riconoscere le persone che incontra, a meno che non si rivelino presentandosi, sarebbe simpatico e opportuno. Rimango nel campo degli approcci proponendo un’altra realtà: chi non vede, qualche volta, si crea una situazione di disagio pensando o rendendosi conto che il proprio interlocutore si è allontanato senza avvertirlo o darglielo a … vedere. Ancora, come si suol dire, ho vuotato il sacco: chi legge e vede collabori a rendere meno difficile la vita di chi non vede anche in un’accezione psicologica, grazie! 1) PENNA E CALAMARIO - Milano, ieri e oggi - Scrivo di Cesare Rimini, un noto matrimonialista che si impegna a far sapere, ogni tanto lo scrive, che è un assiduo passeggero di un servizio pubblico fra i meglio frequentati della nostra città. Un poco di storia: ancor prima che intervenissero i treni della metropolitana i mezzi pubblici di Milano: filobus, autobus, tram, si sono sempre molto bene incrociati, tanto da far raggiungere abbastanza agevolmente i punti più periferici della nostra città. La cerchia dei navigli rappresenta una zona ben circoscritta che oggi è il centro di Milano. Un tempo, sino agli anni trenta, erano canali navigabili, oggi, ricoperti, sono vie a traffico preferenziale servite da un servizio pubblico che scorre nei due sensi di marcia; un tempo quei due sensi erano percorsi da un filobus “CD”, circolare destra, “CS” circolare sinistra, poi con autobus “96 – 97” che percorrevano i due sensi di marcia; oggi è un unico autobus “94”, per entrambi i sensi di marcia. I passeggeri di quel servizio sono abbastanza elitari: professionisti, commercianti, imprenditori, signore bene; fra questi l’avvocato Cesare Rimini, una cui nota è stata ospitata dal Corriere della Sera che propongo, è simpatica, connota il “personaggio”. Note da Milano – dal Corriere della Sera - Per i “racconti della 94”, uno scambio di persona alla fermata dell’autobus - La fiorista e il sosia dell’avvocato - di Cesare Rimini – “Questa volta la storia della 94 parte dal marciapiede. Mi è consentito raccontarla per il privilegio degli anni e della barba bianca. Era la tarda mattinata; a quell’ora il servizio rallenta il ritmo. C’erano parecchie persone in attesa e la 94 non arriva. Mi si è avvicinata una signora di franca bellezza popolare, capelli e occhi neri, senza alcuna timidezza e mi ha detto “lei è di Peschiera?” Ho risposto “no”. Lei aveva conosciuto un signore di Peschiera che mi assomigliava tantissimo. Le dissi, ridendo, “che bel signore ha conosciuto!” La signora continuò scherzando. Mi disse che era proprio così. Lei faceva la fiorista e aveva conosciuto il signore perché gli aveva venduto un copri cassa. Mi allarmai quando capii che il copri cassa riguardava una cassa da morto. Lei precisò che il mio sosia aveva semplicemente ordinato il copri cassa perché gli era morto uno zio. Ormai la nostra cordialità dell’attesa proseguiva: mi diede addirittura il biglietto del suo negozio. Mi chiese cosa facevo io, le risposi che facevo l’avvocato. Finalmente arrivò l’autobus e salimmo insieme. A quel punto le dissi: “purtroppo la nostra storia finisce qui, è durata tre fermate” e lei rispose con sorriso solare e senza malizia… “ma lei il mio numero di telefono ce l’ha, lo vede sul biglietto del mio negozio di fiorista”. 2) CRONACHE DI CASA NOSTRA Noi e loro, i giusti e i diversi - di Mario Censabella Ho l’abitudine, come un vecchio segugio di recarmi periodicamente a visitare la sede dell’Unione, i profumi e le consuetudini li ritrovo nella vecchia …tana; nel corso di una di quelle visite Alpio, (Alberto Piovani) mi ha fatto incontrare un giovane laureando che successivamente ad un’esperienza vissuta nel corso di una visita a “Dialogo nel buio” ha avuto una sorta di … illuminazione. E’ così che mi sono intrattenuto per qualche ora con Raffaele Scarpa cercando di informarlo al meglio circa la vita di chi non vede, del nostro stato d’animo, delle nostre difficoltà, della storia dell’Unione Italiana Ciechi. Il 10 luglio Raffaele ha conseguito la laurea con punteggio di 104. Propongo qui, ne vale la pena, la nota introduttiva della sua tesi arricchita nei diversi capitoli da ricerche bibliografiche: fra queste il fatto che Aurelio Nicolodi, fondatore della nostra associazione fosse un redentista, ma non era una novità; pochi sicuramente sanno che per oltre tre ore, dopo aver perso la vista in combattimento, Nicolodi ha continuato a guidare i suoi uomini e che ferito è stato trasferito a Napoli in un ospedale ove ha conosciuto una crocerossina che, oltre a curarlo con amore, ha collaborato a che Nicolodi acquisisse una laurea in Economia e Commercio, Maria Primolo, è divenuta sua moglie. - “Circa un anno fa, ho partecipato ad una esperienza denominata Dialogo nel Buio: una mostra allestita presso l’Istituto dei Ciechi di Milano; si tratta di un percorso creato appositamente per avvicinare le persone vedenti alla percezione sensoriale del mondo che hanno le persone cieche. L’assoluto vantaggio con cui sono partito credo sia stato dettato dal fatto che fossi in totale carenza di informazioni e di nutrito interesse al riguardo, da cui è scaturito il mio essere del tutto privo di aspettative. Sono sicuro di poter dire che un contatto così diretto con una esperienza così forte abbia lasciato dentro di me un segno indelebile e mi abbia letteralmente aperto gli occhi. Da sempre, nella concezione dell’universo, la luce è associata alla creazione del mondo e alla vita: si dice infatti “Dare alla luce un figlio”; il lume è per antonomasia emblema della ragione: i grandi pensatori del Settecento sono chiamati, in questo senso, illuministi per la loro sconfinata cultura e per le loro grandi idee innovative. Ancora oggi una persona particolarmente erudita in un determinato ambito viene definita luminare. Ma la luce è anche simbolo di verità e di scoperta della verità stessa; si è soliti dire infatti: “Fare luce su una questione” mettendo in evidenza il fatto che la luce si contrappone per antitesi all’oscurità, sinonimo di caos e di confusione: si sente talvolta infatti sostenere qualcuno di “Brancolare nel buio”, espressione che sottolinea un ampio senso di disagio e disorientamento. Ed è proprio così che ci si sente, perlomeno all’inizio del percorso: confusi e molto disorientati. Crollano definitivamente tutte le convinzioni di cui si era assolutamente certi. Nella nostra vita di vedenti gli occhi sono l’organo principe attraverso il quale ci muoviamo, mediante cui percepiamo il mondo sensibile, superiamo gli ostacoli. Trovarsi in una situazione di buio assoluto può davvero gettare nello sconforto, può farci sentire spaesati e incredibilmente vulnerabili. Ma siamo davvero così certi che la vista sia l’unico modo essenziale per conoscere il mondo? Quello da cui si è circondati, durante questa esperienza, è una realtà empirica che tutti noi conosciamo e non un mondo diverso, semplicemente avvertito da un altro punto di vista. Viene dato formalmente spazio agli altri organi di senso: nell’oscurità una bevanda ha un altro sapore, il tocco restituisce una sensazione più appagante, il profumo è enormemente inebriante e il suono indica sempre la giusta direzione. Se chiudo gli occhi ricordo ancora distintamente tutte queste accese sensazioni che albergano dentro il mio cuore. Ricordo in questo senso, anche la frase di un libro che adoro leggere e che mentre scrivo mi sembra l’unico vero assioma del mondo: “Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Mi sono sentito assillato da una miriade di domande che giravano in una sorta di turbinio aggrovigliato dentro alla mia testa; erano indubbiamente scaturite da tutte le profonde sensazioni che aveva suscitato in me quell’esperienza così toccante. Era stato concesso fin da subito di porre domande in assoluta libertà, ma non desideravo né di essere eccessivamente invadente né approfittare della gentilezza della guida. Sebbene ardessi dalla curiosità di conoscere, ho resistito alla tentazione e sono stato poi portato a intraprendere questo percorso di ricerca e conoscenza. Prima di tutto, non ero minimamente in grado di spiegarmi quale fosse il motivo di quel forte senso di attrazione che mi trasmetteva quella voce così rassicurante nel buio. Era una voce calma, che infondeva una gran sicurezza e abbracciava con il suo calore in una situazione di completa inadeguatezza. Il buio ti cambia. Il suono ti conduceva nell’oscurità attraverso gli ostacoli ed era impossibile non riuscire a fidarsi (anche perché non esiste un’alternativa). Il profumo della ragazza e il suo tocco soave erano una fonte aggiunta di credito. Il percorso e la ragazza avevano frugato in maniera irreversibile nel profondo dei miei sentimenti. Ero deciso a conoscere molto di più su quel mondo che avevo esplorato: ne sentivo il bisogno. Al termine dell’esperienza, confrontandomi con la persona con cui ho intrapreso il percorso, abbiamo notato di aver provato emozioni simili e di avere la stessa voglia di approfondire concretamente questo ambito di indagine. Desideravo conoscere ciascun aspetto delle loro vite, in particolare, capire come riescano a superare i pregiudizi nei loro confronti e le barriere comunicative della nostra società. Quale modo migliore per saperne di più, se non comunicare direttamente con una persona minorata visivamente? “Le parole fra le dita” sono un sipario su un mondo fatto di differenti abilità comunicative, che utilizzano le dita come strumento di espressione. Le persone non vedenti usano il braille per poter leggere e acculturarsi. Le persone non udenti si avvalgono del linguaggio dei segni per poter comunicare. Il titolo che ho scelto fa riferimento implicito anche alla carenza che potrebbe nascere da una mancanza di specifici organi di senso, esaltando tuttavia la ricchezza che offrono le mani: espressione più intima del contatto umano.” Ringraziamenti: desidero ringraziare l’Unione, che si è sempre mostrata molto disponibile nei miei confronti, fornendomi materiale e informazioni, e in particolar modo ringrazio il sig. Censabella, persona moralmente squisita, che ha risposto alle mie domande, mettendomi completamente a mio agio. Grazie alla mia relatrice, che ha avuto sempre la pazienza di ricevermi e di aspettare che riprendessi fiato dopo quattro rampe di scale di corsa. Un grazie speciale a chi ha contribuito a queste righe rendendole possibili, ossia davvero tante persone che sanno di avermi aiutato e che non nomino singolarmente per ovvie ragioni di spazio. Ringrazio chi mi ha sempre sostenuto col cuore e chi c’è sempre, in qualunque momento: tutta la mia famiglia e i miei amici. Più di tutti, grande merito va alla persona che con la grande sensibilità che mi ha trasmesso, ha ispirato queste parole: Sara. Infine, vorrei dedicare il mio lavoro a tutte le persone che ogni giorno affrontano col sorriso le sfide che la propria condizione impone loro.” - …Il segugio ritorna a fiutare l’aria e … lambendo i ricordi, fiuta la strada per il ritorno a casa. 3) LAVORO OGGI - a cura di Vitantonio Zito Sul Corriere Braille n.16 settembre 2014, a pagina 41, è apparso l’ultimo articolo di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita all’Unione Italiana dei Ciechi ricoprendo, nel corso di lunghi anni diversi ruoli dirigenziali. Vitantonio Zito è …andato il 13 settembre a 84 anni. Pur gravemente ammalato ha voluto dare a noi tutti il suo ultimo contributo alla realtà legislativa dei lavoratori ciechi. Vitantonio aveva perso la moglie con la quale aveva molte affinità, anche canore, da diversi lustri; viveva nella sua Martinafranca con la nipote Marivia che gli ha dedicato parte della sua vita e che lo ha assistito con particolare dedizione anche negli ultimi mesi di sofferenza. Con Vitantonio scompare una delle ultime “memorie storiche” della nostra Associazione. Giuseppe Fucà, il Presidente nazionale della battaglia, prima di dimettersi per ragioni di salute dalla Presidenza nazionale gli ha regalato l’archivio sonoro e storico dell’Associazione, da allora Lui, Vitantonio, ci ha consegnato attraverso i periodici registrati spaccati di vita e interventi importanti ascritti nella nostra storia. Ciao Vitantonio, tutti coloro che ti hanno conosciuto ti ricorderanno sempre per la tua pacatezza, il tuo equilibrio e per l’amore immenso che sempre hai tributato ai non vedenti. 4) OLTREPÒ PAVESE “Ora et labora” dicevano i latini, e così è occorso pure a noi, il 21 settembre scorso, convenuti all’incontro associativo indetto dalla sezione UICI di Milano. Quest’anno l’incontro si è tenuto presso la sede sezionale di Via Bellezza, ove svolge la propria attività il Circolo Paolo Bentivoglio impegnato a sviluppare cultura, informazione e integrazione fra vedenti e non vedenti. Intorno alle ore 9.30 il Presidente sezionale Rodolfo Masto ha iniziato la sua orazione pizzicottando ad ampio spettro tutti i maggiori problemi associativi locali e nazionali, poi gli oltre 20 interventi in una assemblea attenta e partecipe. I giovani che generalmente sono accusati di assenteismo erano in sala attraverso i propri rappresentanti: hanno dichiarato di avere avanzato al loro gruppo richieste affinché fossero formalizzate idee e proposte per poter organizzare eventi e iniziative; la risposta implicita è che si sentono talmente integrati nella società da rifiutare proposte di specie. Rodolfo Masto ha risposto con dovizia di particolari a tutte le richieste; il vice Presidente Franco Lisi ha concluso i lavori con un intervento appassionato sulle varie argomentazioni; in verità si è un poco prolungato, i presenti erano in fermento, i pullman avevano già i motori accesi per portarci poi a pranzo. Nel corso del convivio, servito in verità molto a dovere, Franco Lisi e la moglie Patricia, argentina come il Papa, hanno cantato una tradizionale canzone popolare in onore della piccola Valentina Vittoria che a soli 4 mesi non ha dato segni di insofferenza: rideva, quasi accompagnava con la mimica la performance dei suoi genitori. Aldo Fracas senza chiedere di intervenire, siamo in verità ancora nella cronaca dell’assemblea, a voce alta: “I giovani sono sempre assenti…”. Ritorniamo al convivio, Franco e Patricia non appena conclusa la loro …liturgia, qualcuno ha alzato il bicchiere per un brindisi, altri, facendosi sentire “…Asta la vista!”. Intanto Rodolfo Masto gratificato dai consensi generali per l’organizzazione della giornata, girava fra i tavoli distribuendo grandi pacche sulle spalle a chi festante gli manifestava gratitudine per l’intensa e pingue giornata e pure per il fatto, dimenticavo, che prima del rito prandiale è stata incastonata una visita con apprezzabili aperitivi in una cantina ove i …santi bevitori e non, hanno acquistato vini di pronta e vecchia beva. 5) QUOTA SOCIALE 2015 La quota sociale rimane invariata anche per il 2015, euro 49,58, invitiamo tutti i nostri associati a rinnovare il tesseramento per l’anno 2015 ed eventualmente per gli anni precedenti, qualora non si fosse ancora provveduto. I bollini relativi sono già in nostro possesso; è un impegno morale e sociale che ciascuno deve sentire nei confronti della propria Associazione. Nel 2015 si celebrerà il Congresso nazionale, la nostra sezione potrà inviare i propri delegati in rapporto al numero delle iscrizioni esistenti, quindi non mancate di aggiornare la vostra posizione associativa. Attraverso l’Unione Italiana Ciechi si sono potuti ottenere e mantenere tutti i benefici attualmente in godimento dai disabili visivi. L’Unione ha avuto riconosciuto il diritto di rappresentanza e di tutela anche in tutti quei contesti nei quali i non vedenti sono oggetto o soggetto. Oggi essere soci dell’Unione è anche una sicurezza per la salvaguardia dei diritti acquisiti. L’Unione rimane sempre uno zoccolo duro per ogni nostra rivendicazione. Anche chi non chiede nulla sappia che ogni giorno chi non vede è fruitore di benefici acquisiti dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; tutti insieme unitariamente siamo una forza e una realtà non facilmente domabili. Allora, ricordiamoci di fare il nostro dovere, se 49 euro e 58 centesimi tutti in un botto fossero troppi vi è la possibilità di sottoscrivere una delega che consente di pagare la quota sociale rateizzata con ritenute effettuate direttamente sui ratei di pensione e/o di indennità di accompagnamento. E’ particolarmente importante la continuità all’appartenenza associativa che consente di raggiungere traguardi che sono una lusinghiera attribuzione per coloro che nell’Unione riconoscono particolari insostituibili ruoli. Chiunque volesse manifestare direttamente gratitudine a questa Sezione, potrà offrire anche un proprio libero contributo, conta il gesto e non la quantificazione economica dello stesso. L’iscrizione all’Unione Italiana Ciechi di Milano dà anche il diritto a ricevere il periodico Camminare Insieme, organo ufficiale della Sezione che viene inviato gratuitamente in stampa a grandi lettere o può essere acquisito su CD, specificando se in versione audio mp3 o testo, euro 5,00, in versione braille euro 5,50. I soci dell’Unione Italiana Ciechi hanno diritto, su richiesta, di ricevere il Corriere dei Ciechi che è l’organo ufficiale nazionale della nostra Associazione. Oggi più che mai è importante essere numerosi, il Governo, lo Stato, hanno necessità di risparmiare, se non fossimo coalizzati e numericamente importanti rischieremmo di perdere anche i diritti acquisiti. La nostra sezione grazie alla convenzione ANMIL è in grado di poter efficacemente assistere tutti i minorati della vista per le pratiche sia assistenziali, previdenziali e fiscali senza escludere attenzione nei confronti di familiari e amici. 6) CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO Il rinnovo della relativa quota per l’anno 2015 è di euro 20,00 - può essere effettuato sia in sezione che presso la stessa sede del Circolo. 7) PREMIO INTITOLATO A MARCELLINA CEBRO - ARMANDO CACIAGLI - BEPPINA DAL FABBRO 2014 E’ impegno di questa Unione mantenere il ricordo delle persone che a suo tempo hanno promosso iniziative “dedicate” e hanno avuto un ruolo nella vita dei non vedenti. Nella circostanza della manifestazione organizzata per la celebrazione della 56^ Giornata Nazionale del Cieco - Santa Lucia, viene consegnata la “Campanella della Riconoscenza”, un manufatto in argento con le iscrizioni della titolarità dei premi e la data della manifestazione. E’ stato deliberato di assegnare questo premio che non è solo simbolico a chi ha acquisito particolari meriti. Potrà essere assegnato, indipendentemente a vedenti o a non vedenti, per eventi che li hanno visti protagonisti operando a favore di chi non vede nell’ambito della nostra circoscrizione. E’ compito del Consiglio sezionale scegliere il nominativo a cui sarà assegnato l’ambito riconoscimento. 8) SANTA LUCIA – 56^ GIORNATA NAZIONALE DEL CIECO DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 E’ la più importante manifestazione che l’Unione Italiana Ciechi organizza per celebrare una ricorrenza nella circostanza di Santa Lucia dedicata a chi non vede e a tutto il suo cosmo. Il significato di questa iniziativa è ascritto nella storia della nostra Associazione. La manifestazione è un importante punto d’incontro per tutti gli associati, loro familiari, amici, estimatori, volontari, collaboratori, autorità e per tutti coloro che nelle diverse accezioni collaborano con la nostra Unione. Anche quest’anno si celebrerà con la collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano, del quale saremo ospiti presso la storica Sala Barozzi in Via Vivaio 7. Siamo certi che a nessuno sfuggirà l’importanza dell’evento, in quel contesto avranno modo di appalesarsi la storia, la dinamica, i successi, le conquiste e le ansie di tutti coloro che sono e si sentono guidati dalla gloriosa bandiera dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Alla manifestazione interverrà il Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, oltre ad autorità e rappresentanti di associazioni ed enti. Programma: ore 9.00 - Santa Messa presso Sala Stoppani organizzata in collaborazione con il Movimento Apostolico Ciechi per ricordare tutti i non vedenti scomparsi. Ore 10.00 terminata la funzione religiosa avrà inizio la manifestazione nel corso della quale il Presidente sezionale Rodolfo Masto avrà l’onere e l’onore di presentare in successione momenti di particolare espressività artistico-culturale, compreso l’aspetto politico-amministrativo. La manifestazione avrà quindi sviluppi che toccheranno i sentimenti e i cuori di ciascuno pure per i riconoscimenti che saranno assegnati nel corso della manifestazione. Alle ore 13 è organizzato il pranzo sociale in un contesto di notevole titolo di rappresentanza nella nostra città. Per parteciparvi occorre effettuare le prenotazioni, anche da subito, presso la nostra segreteria versando la quota relativa entro e non oltre giovedì 11 dicembre, attenendosi alle seguenti indicazioni: > quota individuale indistinta 25,00 euro; ogni non vedente ha diritto a un solo accompagnatore per il quale dovrà versare la relativa quota. > Quota per familiari e amici che volessero intervenire 35,00 euro pro-capite. > I volontari attivi che desiderano partecipare e che si prenoteranno singolarmente, cioè non legati a un servizio di accompagnamento personalizzato, saranno ospiti gratuiti e graditi purché si prenotino entro i tempi previsti, diversamente la loro quota sarà a carico del non vedente che accompagneranno. Le quote sono omnicomprensive. L’organizzazione come sempre ha precise regole alle quali occorre attenersi e collaborare affinché il nostro impegno possa scorrere al meglio. Le prenotazioni per il pranzo dovranno avvenire contestualmente al versamento delle quote relative, non potranno essere accettate oltre il limite prestabilito. Il transfert dalla sede della manifestazione, Istituto dei Ciechi, sarà effettuato a mezzo taxi, a cura della sezione. Le quote pro capite sono politiche, la sezione si fa carico quindi della differenza, anche per questa ragione le somme versate non potranno essere restituite a coloro che saranno assenti a qualsiasi titolo. Ricordiamo inoltre che, salvo richieste particolari, la partecipazione è riservata ai soli soci della Sezione. L’Unione si intende sollevata da responsabilità per eventuali danni a persone o cose che dovessero verificarsi nel corso dell’intera manifestazione. 9) ABBONAMENTI 2015 a) Periodici editi dall’Unione Italiana Ciechi di Milano Ora Serena: pagg. 52 11 numeri Euro 25,00 Voce Amica: pagg. 64 11 numeri Euro 26,00 Calendario: euro 10,00I versamenti relativi all’acquisizione dei periodici possono essere effettuati presso la nostra segreteria negli orari consueti o utilizzando il c/c postale n. 57073207 intestato a: Unione Italiana Ciechi - Periodici e Pubblicazioni varie - Via Mozart 16 - 20122 Milano segnalando chiaramente la causale, nome, cognome e indirizzo. Tutti gli abbonati che faranno pervenire tempestivamente le loro quote, in maniera che gli accreditamenti avvengano entro il 31 dicembre 2014, riceveranno regolarmente tutti i numeri dei periodici, diversamente avranno il giornale dal mese successivo a quello nel quale sarà stato accreditato il relativo importo; non si forniscono numeri arretrati. b) Sede Centrale Roma: * Il Corriere dei Ciechi - mensile, organo ufficiale edito in caratteri tipografici ingranditi, registrato su cd in MP3 e txt, euro 7,75 (gratuito per gli associati). * Corriere Braille - quindicinale, braille e su cd txt euro 7,75 (gratuito per i dirigenti sezionali). * Il Progresso - mensile, braille e cd txt euro 10,33. * Gennariello - mensile, in caratteri tipografici ingranditi per ipovedenti, braille e su cd txt, gratuito per i ragazzi che frequentano la scuola elementare e media (euro 7,75 per gli adulti). * Voce Nostra - quindicinale, in caratteri tipografici, braille e su cd txt, euro 7,75, (gratuito per i sordociechi). * Il Portavoce - mensile, su cd mp3, euro 15,50. * Sonorama - mensile, su cd mp3, euro 15,50. * Pub - mensile su cd mp3, euro 2,60. * Il Fisioterapista in Europa – quadrimestrale, su cd mp3, euro 15,50. * Senior - mensile, su cd mp3, euro 5,00. * Circolari della Sede Centrale - mensili, su cd mp3, euro 18,10 (gratuito per i dirigenti sezionali). * Libro Parlato Novità - mensile di aggiornamento al Catalogo del Libro Parlato, su cd mp3, (gratuito su richiesta scritta). * Kaleidos - mensile, braille, su cd mp3 e txt, gratuito a chi ne fa richiesta. * I Quaderni di Kaleidos – semestrale, su cd mp3 e txt, supplemento a Kaleidos, gratuito a chi ne fa richiesta. * Uiciechi.it - mensile, su cd mp3, gratuito. * CD registrazione trasmissioni online “Parla con L’Unione” in formato mp3, gratuito a chi ne fa richiesta: telefonicamente al numero 06 699 83 76 tramite e-mail a ustampa@uiciehi.it * Suoni - trimestrale, braille, gratuito agli abbonati del Corriere Braille che ne fanno richiesta. I versamenti dovranno essere effettuati sul conto c/c postale n. 279018 intestato a: Unione Italiana Ciechi Ufficio Stampa - Via Borgognona 38 00187 Roma, e-mail: ustampa@uiciechi.it o presso la nostra segreteria. * Rivista di Oftalmologia Sociale - trimestrale, caratteri tipografici, braille e su cd mp3 c.c.p. 24059008, intestato a: Sezione Italiana Agenzia Internazionale Prevenzione della Cecità Via G.B. Vico 1 - 00196 Roma euro 16,00 contributo ordinario; euro 26,00 contributo sostenitore; euro 52,00 contributo benemerito. * Tiflologia per l’integrazione - trimestrale, braille, in caratteri tipografici e su cd mp3. Conto corrente postale 00853200 Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” Onlus, Via G.Ferrari 5/a – 20900 Monza euro 15.00. Offerte abbonamenti stampa associativa Il Portavoce più Pub euro 15,50 (anziché euro 18,10) Il Progresso più Sonorama euro 20 (anziché euro 25,83) Corriere Braille più Senior euro 10 (anziché euro 12,75) Il Portavoce più Senior euro 18 (anziché euro 20,50) c) Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza: oltre ai consueti servizi di trascrizione e distribuzione di testi in scrittura braille ai quali si è affiancato il Servizio Nazionale del Libro Informatico e a grandi lettere - la Biblioteca Italiana per ciechi cura la pubblicazione in braille e la stampa dei seguenti periodici: * Quaderni di Minimondo - rivista altamente qualificata, contiene articoli specialistici e divulgativi che abbracciano l’intero scibile. Viene pubblicata trimestralmente, consta di circa 200 pagine braille – in versione anche informatica gratuita solo su richiesta. * Minimondo - mensile contenente articoli di attualità, costume e argomenti vari, rivolto prevalentemente ai giovani. Consta di 80/90 pagine mensili e viene distribuito gratuitamente, dietro richiesta scritta, in edizione braille o in versione informatica. * Infolibri - notiziario bimestrale contenente le recensioni delle ultime opere trascritte dalla Biblioteca. Viene distribuito gratuitamente in edizione braille a tutti gli iscritti al servizio prestiti della Biblioteca. * Amadeus - rivista di cultura musicale, mensile, la Biblioteca la realizza in versione braille, su floppy disk, comprende il cd originale con le musiche, l’abbonamento è da contrarsi direttamente versando sul c.c.p. n. 853200 intestato a Biblioteca Italiana per Ciechi - Via G. Ferrari 5/A 20900 Monza euro 60,00, 12 numeri, specificando la causale e la versione che si desidera. d) Unione Italiana Ciechi di Chieti: * Audiopress - rivista mensile di informazione tratta le problematiche dei ciechi, viene inviata in contenitori che devono essere restituiti insieme alle cassette. Le quote di abbonamento ad Audiopress per il 2015: ordinario euro 20,00 sostenitori da euro 50,00 I versamenti dovranno essere effettuati entro il 31 dicembre 2014 sul c/c postale N° 12294666 intestato a: U.I.C. Via Valignani 33 66100 Chieti con la causale: Abbonamento. 10) NOTIZIE UTILI * Dopo la pausa estiva il nostro Camminare Insieme radiofonico ha ripreso le proprie trasmissioni: Radio Hinterland che trasmette sui 94.600 mhz avrà due certe programmazioni settimanali: domenica ore 8 e lunedì ore 12.00. Oltre ad altre riproposte settimanali; le audizioni di questa radio possono essere ascoltate e captate anche sul sito www.radiohinterland.org e in streaming. Elenchiamo le attività più significative organizzate dal Gruppo sportivo ribadendo l’importanza di praticare lo sport anche in forma non agonistica. Arrampicata sportiva - Atletica leggera - Baseball - Calcio a 5 B1 - Canottaggio - Danza del ventre - Danza terapia - G.A.G. (Gambe, Addominali, Glutei) - Ginnastica H.E.A.T. - Tapis Roulant  - Nuoto - Pilates Scherma - Showdown - Tango - Tiro con l’arco - Equitazione - Judo - Sub - Vela - Per ulteriori informazioni contattare Francesco Cusati al numero 328 776 63 60. Sito www.gsdnonvedentimilano.org twitter (@gsdnvmilano) Il Movimento Apostolico Ciechi come ogni anno propone soggiorni invernali dal 27 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 presso la Casa Teresa Fusetti di Corbiolo caratterizzati da momenti di animazione e partecipazione. Informazioni su tariffe e modalità da richiedersi al responsabile Sergio Zanini 045.70 50 512 nei giorni martedì dalle ore 9 alle ore 12 venerdì dalle 14.30 alle 17.30. 11) A TU PER TU Da che mondo è mondo tutte le associazioni hanno tratto la loro linfa vitale dall’attenzione, dalla comprensione e dalla generosità che hanno saputo suscitare intorno alle proprie attività. Anche l’Unione Italiana dei Ciechi di Milano non si è mai potuta sottrarre alla dinamica economica che è conseguente alle iniziative di raccolta fondi. Sin dai tempi di Censabella e ancor prima di Galimberti si sono concretizzate iniziative che hanno portato oltre a benefici economici una sorta di pubblicità indotta. Alcune di quelle non sono più o si sono trasformate adeguandosi ai tempi, certo è che la nostra Associazione non può vivere unicamente con i contributi economici derivanti dal proprio associazionismo. Da qualche anno il Presidente regionale Nicola Stilla ha pensato di concretizzare una forma di raccolta fondi proponendo a tutti l’acquisto di tavolette di cioccolato. Ogni associazione si configura con iniziative che le caratterizzano: azalee, panettoni, arance, l’Unione ha pensato al cioccolato e allora perché non adeguarci anche noi di Milano a questa forma di sensibilizzazione e di raccolta fondi? Ed ecco che da due anni abbiamo aderito a questa proposta di dignitosa pubblicità facendola anche nostra. Anche quest’anno proponiamo a voi tutti, ai vostri amici, ai vostri familiari una sorta di collaborazione, un modo simpatico per essere presenti e duttili: si tratta di un cofanetto contenente 4 tavolette di cioccolato di diversi gusti - euro 7 - naturalmente ciascuno è libero di … allargarsi. 12) IMPORTANTI PROPOSTE NATALIZIE Da martedì 2 a lunedì 8 dicembre dalle ore 10 alle ore 19 la sezione ospiterà una vendita straordinaria di capi di abbigliamento uomo-donna firmati, di ottima qualità e convenienza. Da mercoledì 10 a martedì 23 dicembre dalle ore 10 alle ore 18 la sezione rinnova la simpatica esperienza del mercatino di S. Lucia, proponendo oggettistica di vario genere a costi simbolici. Il 14 dicembre, giorno della nostra festa, il mercatino sarà aperto dalle ore 16 alle 19. Sia durante la vendita dei capi di abbigliamento, sia durante il mercatino di S. Lucia sarà possibile acquistare il cioccolato al costo di 7 euro e un cofanetto di 13 libri di Andrea Camilleri al costo di 10 euro. Ottimi pensierini per Natale! ATTENZIONE! Attraverso la nostra segreteria telefonica comunicheremo eventuali aggiornamenti relativi alle proposte sopra descritte e soprattutto daremo indicazioni circa l’eventuale partecipazione dell’Unione ai mercatini di Natale organizzati in zone centrali dal Comune di Milano. La vicinanza dei soci alle iniziative proposte dall’Unione diventa determinante per permettere all’Unione di continuare ad essere un’associazione libera e indipendente. Ricordo ancora che le attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e in particolare quelle relative alla nostra sezione sono propagandate dalla segreteria telefonica componendo il numero 02 78 30 00, interno 9. il comunicato viene aggiornato ogni martedì. In quelle note sono sempre chiaramente ascritte tutte le nostre realtà attraverso i palpiti, le emozioni e i sentimenti del suo estensore, il Presidente Rodolfo Masto. 13) RICORDIAMOLI dal 10 luglio al 31 ottobre 2014 Cernitori Teresina - Colombo Pierina - Corazzini Alfonso - Creusa Rosa - Gallo Diego - Gallucci Elena - Rho Angelo - Spinoni Lucia - Tripodo Giuseppa. CODA DI ROSPO Il Presidente Rodolfo Masto mi ha stimolato sul tema... Io e …loro - Maria degli spiriti era una buona …fantesca, ci accudiva, eravamo e siamo ancora 3 fratelli. Raccontava che a Montebelluna, nottetempo, apparissero maiali che accompagnavano i viandanti camminando loro accanto, avevano zampe di capra, nelle notti di plenilunio ragliavano a perdigola. Quando Maria degli spiriti voleva tenerci buoni raccontava di storie paranormali e noi tre le correvamo appresso buoni e terrorizzati; bastava urlasse: “gli spiriti…” e “noi” ci rinserravamo intorno, atterriti, abbracciandola per conforto e sicurezza. Fin da bambino, non è che fossi proprio cieco, ma non è che vedessi lontano, perciocché Maria Tessariol, detta degli spiriti, mi accompagnava e mi prendeva da scuola; se qualche volta non mi accorgevo che era sopraggiunta, i miei compagni, fra di loro vi erano sempre i …più buoni, mi avvertivano… “è arrivata la tua dea scacciacani”. Maria non è che fosse stata brutta ma era piccola e con un gran seno, aveva una … zampa ammalata perché da piccola aveva avuto la poliomielite. Indimenticabili le sue patate fritte e le fette di polenta fritta in padella con uno spolvero di zucchero. Sin qui la mia prima preparazione … spirituale, poi le frequentazioni con l’Unione Italiana Ciechi e con l’Istituto dei Ciechi mi hanno portato a percepire più direttamente certi fenomeni che vengono definiti paranormali a volte con la convinzione che discendano da altri mondi o che addirittura siano insiti fra noi; vi è chi ne è scettico, vi è chi vi crede, vi sono coloro che ne sono increduli, io ne sono affascinato e impaurito. Le storie raccontate iniziano quando il Fusè, uno storico elettricista dell’Istituto dei Ciechi, non si erano raggiunti ancora gli anni cinquanta, mi ha portato con sé nelle anguste scale che compongono i sotterranei dell’Istituto; mentre scendevo per quelle scale terrose, mi ha detto che, il luogo è proprio sotto l’attuale sede dell’Unione, era stato trovato un antico servente con il cranio spaccato, in quel caso non si era trattato di eventi paranormali, era l’epilogo di rancori, gelosie o altro ancora. Qualche anno più avanti ascolto i racconti di Monsignor Sergio Varesi, uno dei rettori che han fatto un poco la storia dell’Istituto che per cultura, prestanza fisica, simpatia e per la caratteristica di essere alquanto salottiero ha lasciato tanti ricordi ed echi. Mi raccontava che per diverse notti il parquet antistante la sua dimora, primo piano nobile, scricchiolasse, crocchiasse come se vi fosse qualcuno che dopo aver transitato percorresse quel corridoio e vi si allontanasse. In quel tempo Monsignor Varesi aveva con sé un cane lupo: uggiolava, ringhiava slanciandosi verso la porta nel percepire quei sinistri rumori. Monsignor Varesi era costretto a uscire dal suo appartamento: il corridoio era deserto. Fra gli anni trenta e quaranta, in Via Mozart, ora vi è la sede dell’Unione vi era un dormitorio di bambini ciechi, per qualche notte è accaduto che sotto ogni letto, le loro sponde toccavano terra, passasse da un letto all’altro una voce angosciata che sussurrava: …pregate per me, pregate per me! I responsabili di allora negavano il fenomeno. Il maestro Suman, allora bambino, mi ha raccontato che dopo aver udito quella voce angosciata in quel dormitorio era stato disposto che alla sera fossero recitate preghiere per i defunti. Negli anni ’80 la palazzina di Via Mozart è stata assegnata all’Unione dall’allora presidente dell’Istituto dei Ciechi con un contratto di comodato gratuito, in quel tempo io ero oltre che componente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, presidente dell’Unione di Milano, quindi si era impegnati a rendere utilizzabili gli spazi di quella palazzina per la nuova sede dell’Unione. I nostri impiegati di allora erano particolarmente solerti perché quegli spazi fossero al più presto fruibili. Mariangela, gestiva con Margherita il nostro tiflotecnico; il secondo piano si è sempre rivelato il più … infestato; Mariangela un giorno si è sentita avvolgere da una mussola polverosa che le toglieva il respiro e che le impediva ogni movimento, mentre una finestrella interna, ancora esistente, collega un corridoio con una stanza, in quella circostanza le antine sempre chiuse hanno iniziato a sbattere… Un tempo vi era la ritualità, dopo ogni consiglio di Amministrazione, che ci si riunisse al 2° piano nel locale cucina utilizzata allora anche dai dipendenti. I consiglieri si riunivano per consumare un panino e bere un bicchiere di vino; Nara che già da allora mi accompagnava svolgendo il ruolo di chi vede, una certa sera si è sentita osservata da una bambina che nella luce della porta la sogguardava vestiva una particolare divisa, portava una capigliatura a boccoli. In un’altra circostanza è accaduto che, allora ero anche Presidente del Consiglio regionale lombardo, un consigliere di Mantova, Lino Cavicchini avesse dimenticato le sigarette; allora si poteva fumare perciocché mi era stato richiesto di tornare al 2° piano per la …bisogna, si attende l’ascensore al pian terreno le cui porte si dovevano dischiudere; Nara che anche in quel caso era presente dice: “siamo in quattro…”, “no, io dico, siamo in tre …”. Io e l’accompagnatrice di Cavicchini, dopo una qualche esitazione sentiamo ancora Nara che dice: “no, siamo in tre”. Nara poi mi ha assicurato che la quarta persona si era come volatilizzata. Era una donna alta vestita di scuro con una crocchia di capelli grigi. Per i fenomeni di cui eravamo stati tutto sommato testimoni ho interpellato Laura Morelli che allora, allieva dell’Istituto possedeva un piccolo residuo visivo: “la ragazzina apparsa innanzi alla cucina vestiva la divisa che le bambine ospiti dell’Istituto indossavano in quei tempi; la signora sfumata aveva le sembianze della vecchia dirigente del reparto femminile, era ormai scomparsa: si chiamava Chiarina Mazzucchi, le allieve sbrigativamente …gniora; è stata responsabile all’Istituto dagli anni ‘50 agli anni ’60. Nara evidentemente ha delle doti percettive particolari: dopo il lavoro mi veniva a prendere in Via Mozart, spesso mi diceva “…andiamo, oggi non siamo soli…” intravedeva con la coda dell’occhio figure non identificabili ma comunque figure dalle sembianze umane. In un’altra circostanza è accaduto: il consigliere Lorenzo Cerutti era appena scomparso tragicamente, Nara e io, questa volta al primo piano, abbiano percepito distintamente il suo caratteristico picchiettare del bastone bianco sulla moquette. La moglie di un non vedente che io definivo “maga” per le sue capacità percettive, un giorno mi ha detto che certe manifestazioni e fenomeni permangono là ove si è molto sofferto, i loro echi permangono fra i muri. Per lei, la maga, i bambini ospiti dell’Istituto allontanati dalle loro famiglie per frequentare il convitto, avevano subìto sofferenze. Concludo con episodi che mi racconta la segretaria di presidenza: Tania era stata appena assunta, quando inconsapevole dei fenomeni che si potevano percepire in Via Mozart ha raccontato di aver udito un bussare sommesso sul vetro della porta accanto, “avanti” ha ripetuto più volte ma nessuno ha risposto né è apparso. In un'altra circostanza, era ormai sola in ufficio, si era recata a fare alcune fotocopie, ha sentito inequivocabilmente una mano su una spalla. Concludo con un altro episodio: era il periodo nel quale utilizzavamo gli obiettori di coscienza; in quel tempo si organizzava il tradizionale mercatino di Santa Lucia, un obiettore era stato incaricato di trasferire dalle stanze del secondo piano degli oggetti che dovevano comporre il mercatino in un nostro salone. Il ragazzo, persona molto seria, è tornato alquanto sconvolto; in quanto aveva visto passare attraverso una porta chiusa una figura di uomo alto, magro con gli occhiali scuri. A Tania, ascoltando la dettagliata descrizione è venuta l’idea di mostrare alcune fotografie di repertorio. Immaginate lo sconcerto di entrambi quando il ragazzo ha esclamato: “eccolo è lui”! …Era la fotografia del Maestro Walter Suman. Mario Censabella S O M – M A R I O ABBAIARE ALLA LUNA 1) PENNA E CALAMARIO - Milano, ieri e oggi – 2) CRONACHE DI CASA NOSTRA 3) LAVORO OGGI - a cura di Vitantonio Zito 4) OLTREPÒ PAVESE 5) QUOTA SOCIALE 2015 6) CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO 7) PREMIO INTITOLATO A MARCELLINA CEBRO - ARMANDO CACIAGLI - BEPPINA DAL FABBRO 2014 8) SANTA LUCIA – 56^ GIORNATA NAZIONALE DEL CIECO DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 9) ABBONAMENTI 2015 10) NOTIZIE UTILI 11) A TU PER TU 12) IMPORTANTI PROPOSTE NATALIZIE 13) RICORDIAMOLI dal 10 luglio al 31 ottobre 2014 CODA DI ROSPO Inviato alle stampe il 3 novembre 2014