C A M M I N A R E I N S I E M E Periodico dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano Via Mozart 16 - 20122 Milano Tel. 02/78 30 00 – Fax 02/76 00 94 88 E-mail uicmi@uiciechi.it Sito web www.uicmi.it Notiziario n. 1 - Marzo 2018 E’ parte integrante del presente numero: la Convocazione assembleare, la Relazione sull’attività svolta nell’anno 2017 e lo schema di sintesi del Bilancio consuntivo 2017 così come prevedono le norme statutarie e regolamentari della nostra Associazione. ABBAIARE ALLA LUNA Passato non prossimo Ho sempre posto grande attenzione e curiosità nell’accogliere e considerare persone che aspiravano a offrire collaborazione all’Unione Ciechi di Milano nei più diversi ambiti. Così nel corso di tanti anni ho incontrato persone dalle più svariate personalità e cultura; non tutte hanno lasciato tracce e solchi nella mia memoria. Quest’anno la stagione lirica al Teatro alla Scala, il 7 Dicembre, è stata inaugurata con la rappresentazione dell’Andrea Chenier che ho seguito attraverso la televisione, ed ecco che la Rivoluzione Francese mi ha riportato alla memoria fatti quasi realmente vissuti. Mi è stato sempre affascinante credere alla reincarnazione. Un giorno di una ventina di anni addietro, ho avuto la ventura di conoscere un personaggio che mi ha particolarmente colpito anche per gli eventi che mi avrebbero coinvolto. Incontro infatti una signora di mezza età abbastanza raffinata che con l’eloquio rimarcava una erre che sembrava provenire d’oltralpe. Come in ogni incontro del genere, si trattava di un candidato che desiderava fare volontariato con “noi”, ho cercato di sondare la personalità, le propensioni che il carattere mescolato al suo raccontare, si adeguava abbastanza alle mie credenze; così mi ha raccontato di essere stata nella vita precedente la Regina Maria Antonietta. Mi sono subito alzato dicendole, con mota riverenza: “Maestà!” No, non si faccia sentire, mi prenderebbero per pazza … Poi la conversazione è proseguita con scioltezza, quasi con familiarità “Maestà lei è stata un poco … birichina, si dice che abbia avuto diverse relazioni anche extraconiugali …”. “Ma non è vero … era invidia da parte di malelingue”. “… ma anche lei è stato un personaggio, in quei tempi: frequentavo Tallierant che era claudicante, egli aveva progettato di farmi fuggire dal carcere de la Santé … io non ho mai creduto a quella possibilità perché dicevo che qualsiasi iniziativa sarebbe andata storta … come lui”. “Anche lei è stato coinvolto in quegli anni era l’avvocato D’Anton”. “Mi sono subito alzato esprimendole tutto il mio rammarico per non essere stato d’aiuto, anzi …”. Nel corso del tempo la devo avere incontrata un’altra volta, mi deve aver regalato anche un libro, poi più nulla. Ricordi: mi è sembrato di avere vissuto in una grande stanza con il pavimento in terra battuta, in attesa di una esecuzione. Rimango ancora nel soprannaturale, concludo con un’altra breve storia. Nel corso di un incontro con una giovane laureata in psicologia a Trento ho appreso che attraverso il suo racconto che aveva conosciuto un marziano con il quale aveva intrattenuto rapporti particolari “…ma come è stato?” “Meraviglioso” “ ma come può accadere che un simile rapporto possa avvenire, le ho chiesto alquanto perplesso. “Semplicissimo, il marziano aveva spersonalizzato un mio conoscente che era anche un vicino di casa; in una circostanza successiva ho avvicinato ancora quel mio amico: il marziano era assente … una vera delusione”. Concludo raccontando di un altro incontro che mi ha lasciato alquanto perplesso. Era un uomo di mezza età emanava un fascino quasi trascendente. Ha dichiarato di non potermi rivelare chi lo avesse incaricato di incontrarmi essendo di altre … latitudini. L’incontro è stato abbastanza breve senza costrutto né consistenza; si è accomiatato quasi senza … rumore, senza lasciare alcuna traccia, come se si fosse volatilizzato. Forse … non ne ero degno. QUOTA SOCIALE UICI 2018 La quota di appartenenza all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rimane invariata anche per il 2018, euro 49,58, invitiamo tutti i nostri soci a rinnovare la quota per il tesseramento per l’anno 2018 ed eventualmente per gli anni precedenti. Ricordiamo che i soci possono sempre avvalersi della possibilità di pagare la quota sociale attraverso i ratei di pensione e/o di indennità di accompagnamento. L’adesione all’Unione è un impegno morale e sociale che ciascuno deve sentire nei confronti della propria Associazione. Grazie all’impegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si sono ottenuti e mantenuti tutti i benefici attualmente fruibili dai disabili visivi. L’Unione ha il diritto, legge 1047/1947 di rappresentare e tutelare i disabili visivi. Anche chi non chiede nulla sappia che ogni giorno chi non vede gode comunque di benefici conquistati dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tutti i suoi lunghi anni di vita. Tutti insieme unitariamente siamo una forza e una realtà non facilmente domabile. Chiunque volesse manifestare direttamente gratitudine a questa Sezione, può offrire un proprio libero contributo. L’iscrizione all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dà diritto a ricevere, per quanto attiene i nostri associati, sezione UICI di Milano, il periodico Camminare Insieme, organo ufficiale della Sezione, nelle sue diverse versioni, oltre al periodico Corriere dei Ciechi, edito dalla nostra Sede centrale. Oggi più che mai è importante essere numerosi, il Governo, lo Stato, hanno necessità di risparmiare, se non fossimo coalizzati e numericamente importanti rischieremmo di perdere anche i diritti acquisiti. La nostra sezione grazie alla convenzione ANMIL è in grado di poter efficacemente assistere tutti i minorati della vista per le pratiche sia assistenziali, previdenziali e fiscali senza escludere attenzione nei confronti di familiari e amici. QUOTA SOCIALE CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO 2018 Il rinnovo della quota per l’anno 2018 è di euro 25,00, può essere effettuato sia presso gli uffici sezionali sia direttamente presso la sede del Circolo. Anche in questa circostanza ciascuno può offrire liberalità a favore delle attività del Circolo. CINQUE PER MILLE – UN GESTO DI SOLIDARIETÀ L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione provinciale di Milano invita anche quest’anno i non vedenti, familiari, amici, volontari e simpatizzanti a devolvere il 5 per mille nella circostanza dell’annuale dichiarazione dei redditi. Non occorre sottolineare l’importanza di questa devoluzione. I proventi saranno impegnati anche per il finanziamento dei corsi di autonomia e mobilità e per il servizio di accompagnamento. Perché la devoluzione avvenga occorre annotare il Codice Fiscale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano 800 95 17 01 57. SERVIZI DI PATRONATO E CAF Anche quest’anno, la Sezione, a seguito della sottoscrizione della convenzione con ANMIL, offre servizi di Patronato e CAF per l’espletamento di pratiche assistenziali e previdenziali. Per la denuncia dei redditi (Modello 730) ai soci in regola con il versamento della quota sociale, si chiede un piccolo contributo. Per familiari e amici dei soci sono previste tariffe agevolate. Al fine di garantire il miglior servizio ed evitare lunghe, inutili attese, si informa che il servizio di Patronato che ricordiamo viene erogato per direttiva della Presidenza nazionale, in convenzione con l’ANMIL, da ora in avanti sarà prestato solo il venerdì, previo appuntamento telefonando al numero 02 78 30 00 (selezione 3) o tramite e-mail all'indirizzo segreteria.soci@uicimi.it TIRRENIA – CASA VACANZE CENTRO LE TORRI 2018 La struttura, negli anni ha assunto un’organizzazione sempre più in grado di corrispondere alle esigenze dei non vedenti e degli ipovedenti: ottima accoglienza turistica e alberghiera, raffinata offerta di ristorazione, intrattenimenti, organizzazioni di gite e molto altro. Ogni anno vengono anche organizzati periodi di vacanza dedicati ai non vedenti anziani e ai loro eventuali accompagnatori per i quali sono applicate tariffe agevolate rispetto a quelle ordinarie e come da convenzione, verrà riconosciuto lo sconto pari al 6% a tutti gli ospiti che presenteranno la tessera UICI. Per informazioni e o prenotazioni contattare il numero 050/32.270 o per e-mail: info@centroletorri.it - telefono 050.32270 PELLEGRINAGGIO A LOURDES La Diocesi di Milano in collaborazione con l’Oftal organizza un pellegrinaggio a Lourdes dal 15 al 18 settembre. La quota, ancora indicativa, comprensiva di viaggio in aereo andata e ritorno e di 3 pernottamenti in pensione completa è stimata intorno a 650 euro. I soci, i loro familiari e amici possono iniziare a segnalare il nominativo alla Segreteria di Presidenza sig.ra Tania Riili telefonando al numero 02/78 30 00 (selezione 7). PENNA E CALAMARIO Sono solito ascrivere in questa scansione del nostro periodico i pensieri, le meditazioni che transitano e prendono forma nel tempo che intercorre dall’ultima pubblicazione di Camminare Insieme. Questa volta vorrei ricordare chi non è più tra noi, ciascuno ha lasciato un segno, una memoria; è come se ci trovassimo circondati da una grande immensa serra nella quale chi non è più ha lasciato una propria impronta, la propria pianta, il proprio germoglio che saranno sempre a perenne ricordo di ciascuno di loro. Il nostro stare insieme è anche questa realtà: ciascuno, attraverso lo stormire di fronde, ricorderà il frusciare … di ricordi con l’alitare della brezza chi non è più: ciascuno sembrerà essere ancora fra noi. Siamo soliti concludere con l’elenco dei non vedenti deceduti nel tempo che intercorre fra un numero e quello successivo. Tutti i nomi sono egualmente cari, a volte qualcuno può essere distinto e ricordato per particolari atti o rapporti con chi scrive o con chi lo ha frequentato più intensamente. Italo Foino Marucchi classe 1935 scomparso il 9 gennaio 2018. Il padre, Egidio, pure lui non vedente, ha contribuito a comporre la storia dell’Unione: accompagnava al pianoforte le vicende dei film muti, massaggiatore, aerofonista, aveva una saggezza particolare. Il figlio è stato uno dei tre rappresentanti della nostra sezione che ha partecipato nel 1954 alla Marcia del Dolore, ora ne sopravvive uno solo. Umberto Blondet classe 1926 si è spento il 26 febbraio a Monza. Jazzista di particolare talento partecipava con successo alle Jame Session. Quando ero ancora in possesso di un piccolo residuo visivo lo accompagnavo, commoventi i concerti che all’organo teneva nella cappella del Cimitero Monumentale di Milano. Cito un episodio fra i tanti. Un giorno è capitato che transitando nella cappella del Monumentale, urtassimo in un grosso catafalco approntato per una importante funzione funebre, ne è nato un rimbombo tale che ci ha quasi … tramortito. Nel corso di una trasferta in Columbia è capitato che il cassiere della sua orchestrina fuggisse con la cassa. Una ragazza del luogo, Consuelo, lo ha sposato, gli ha dato 4 figli; sono 47 anni che vive in Italia. Non potrò mai dimenticarlo, per il suo brio, per la sua cultura, per avermi regalato tante ore di felice e affettuosa amicizia: sapeva imitare Gilberto Govi come nessuno. Quando le trasmissioni della Rai terminavano, poco dopo la mezzanotte, era lui, Umberto Blondet che all’organo suonava “Narciso” prima che le trasmissioni Rai terminassero. Si sarà notato che la persona che declina l’elenco dei defunti nelle nostre assemblee è sempre la medesima, quasi nulla capita per caso. E’ la voce che meglio si immedesima nel suo compito, trasmettendo le sensazioni più adatte al mesto ricordo con la sensibilità che le è propria. RICORDIAMOLI da Ottobre 2017 a Marzo 2018 Bellagamba Stelvia – Belli Giampaolo – Bragonzi Vittorino – Casnedi Cesare – Cerea Maria – Collico Erminia – Dainelli Corrado – Del Gaudio Vanda – Di Tove Antonio – Iannello Domenico – Marucchi Foino Italo – Gegondi Luigi – Rintallo Nicola – Scatolin Daria – Ughini Teresa – Vitiello Gennaro - NOTIZIE UTILI Offerta servizi socio sanitari e infermieristici a domicilio - L’Istituto dei Ciechi di Milano presso la propria RSA, Casa di Riposo, Via Vivaio, 7 telefoni 02/77 22 62 86 - 02/77 22 62 71, ha istituito un servizio di assistenza anche a domicilio inteso a offrire ai non vedenti e loro familiari diverse possibilità di utilizzo, prestazioni assistenziali, sanitarie, riabilitative e di animazione, infermieristiche fisioterapiche e altro ancora. Per fruirne, occorre essere in possesso di prescrizione medica da presentarsi presso la ASL di competenza, i pazienti hanno, secondo i casi, la possibilità di spendere vaucher che vanno da 350 a 700 euro per un massimo di tre mesi, comunque rinnovabili. La nostra segreteria telefonica 02/783000, digitando il numero 9, diffonde informazioni relative a iniziative locali e nazionali. Presso il nostro sito www.uicmi.it si possono ottenere informazioni più dettagliate circa tutte le iniziative che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha in atto. Informiamo inoltre che chiunque volesse ricevere settimanalmente i comunicati informativi della nostra sezione potrà iscriversi alla newsletter inviando una richiesta per e-mail a presidenza@uicmi.it Tutte le attività del Gruppo Sportivo Dilettantistico non vedenti Onlus Milano possono essere seguite e conosciute collegandosi al sito www.gsdnonvedentimilano.org twitter (@gsdnvmilano) telefono: 02 76 00 48 39. CODA DI ROSPO Da qualche tempo a questa parte nelle …aie organizzate da alcune radio e dagli stessi programmi della Rai pullulano, anche da protagonisti, non vedenti dalle più diverse esperienze e capacità, ciascuno racconta la propria vita, i propri record, anche delle proprie esperienze amorose, uniche. Sono apparsi racconti di coppie che per fatti ineluttabili si sono dissolte e che poi grazie a qualche iniziativa e fortuna hanno riconquistato una nuova realtà di vita: una signora che nel corso degli avvenimenti stava perdendo la vista ha trovato un… tandem accompagnatore che le ha ridato la possibilità di andare ancora in bicicletta. Quelle esperienze ci hanno insegnato a non lasciarci mai travolgere dallo scoramento: iniziative e a volte un poco di improntitudine possono far ritrovare un qualche poco di fortuna. I molti che hanno ascoltato o visto l’interessante intervista che Bianca Berlinguer ha intrattenuto con lo scrittore Andrea Camilleri avrebbe appreso della serenità dello scrittore che nonostante la sopravvenuta cecità conduce una vita con molte gratificazioni essendosi saputo adattare a una nuova realtà di sopravvivenza che gli consente di vivere e lavorare traendo sensazioni che forse, prima, non sapeva percepire … vedere. Bianca Berlinguer si è tanto immedesimata nella realtà di Camilleri tanto da raccontare a lui e a tutti noi che pure lei ha il marito non vedente. Qualcuno di “noi” avrà immaginato di … razzolare nelle … aie dei nostri più importanti mezzi di informazione … mi auguro che alcuno dei prossimi governanti abbia a giudicare non così grave e … ammorbante la cecità … rischieremmo di perdere qualche … pennuccia. Mario Censabella SOM-MARIO ABBAIARE ALLA LUNA QUOTA SOCIALE UICI 2018 QUOTA SOCIALE CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO 2018 CINQUE PER MILLE SERVIZI DI PATRONATO E CAF TIRRENIA “CENTRO LE TORRI” PELLEGRINAGGIO A LOURDES PENNA E CALAMARIO RICORDIAMOLI NOTIZIE UTILI CODA DI ROSPO ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA SEZIONE PROVINCIALE DI MILANO PER L’ANNO 2018 AVVISO DI CONVOCAZIONE DIRITTO DI PARTECIPAZIONE Caro amico, Cara amica, l’Assemblea ordinaria dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione provinciale di Milano è convocata Sabato 21 aprile 2018, presso il Salone del Circolo Paolo Bentivoglio, Via Bellezza 16 Milano, alle ore 8.30 in prima convocazione, alle ore 9.30 in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli intervenuti, con il seguente ordine Ordine Del Giorno 1. Nomina del Presidente. 2. Nomina del Vicepresidente. 3. Nomina del Segretario dell’Assemblea. 4. Nomina di tre questori per l’organizzazione assembleare. 5. Nomina di tre scrutatori per le votazioni palesi in sala. 6. Approvazione della Relazione Morale sull’attività svolta nell’anno 2017. 7. Approvazione del Bilancio consuntivo dell’esercizio finanziario 2017. 8. Varie ed eventuali. Partecipano all’Assemblea i soci effettivi e tutori che siano in regola con il tesseramento, come previsto dall’art.3 del Regolamento statutario in vigore, nonché i nuovi soci che risultino regolarmente iscritti alla data di svolgimento dell’Assemblea stessa. Hanno facoltà di presenziare, senza diritto di voto e di parola, anche i soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Possono altresì presenziare ai lavori assembleari i soci sostenitori e onorari ai quali viene esteso l’avviso di convocazione dell’Assemblea. Si ricorda che per esercitare il voto palese in sala è indispensabile ritirare l’apposita scheda, presso la segreteria organizzativa, all’ingresso del Salone. Così come prevede l’articolo 19 del Regolamento, al punto 6, la documentazione inerente l’ordine del giorno dell’Assemblea, compresa quella di natura amministrativo-contabile e la relazione sull’attività svolta, è resa disponibile a tutti i soci presso la Sezione con modalità e in orari concordati. Al termine dell’incontro, previsto intorno alle ore 12, per i partecipanti all’assemblea e i loro accompagnatori che si saranno prenotati, è previsto un gustoso rinfresco. La quota pro capite, a carico dei soci è di soli 5 euro L’Unione si fa carico della differenza, anche per questa ragione le somme versate non potranno essere restituite a coloro che saranno assenti a qualsiasi titolo. Per motivi organizzativi invitiamo i soci a prenotarsi al più presto e comunque non oltre giovedì 19 aprile 2018, presso i nostri uffici di segreteria. L’organizzazione anche in questa occasione ha precise regole alle quali occorre attenersi e collaborare affinché il nostro impegno possa scorrere al meglio. L’Unione si intende sollevata da responsabilità per eventuali danni a persone o a cose che dovessero verificarsi nel corso dell’intera manifestazione. Ricordiamo inoltre che, salvo richieste particolari, la partecipazione al convivio è riservata ai soli soci della Sezione. UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS Ente Morale posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri D.P.R. 23 dicembre 1978 (G.U. n. 62 del 3 marzo 1979) Sezione Provinciale di Milano – Via Mozart, 16 – 20122 Milano Tel. 02.78 30 00 Codice Fiscale 80095170157 RELAZIONE MORALE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NELL’ANNO 2017 ASSEMBLEA SABATO 21 APRILE 2018 CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO VIA BELLEZZA, 16 MILANO Carissime e carissimi, molta acqua è passata sotto i ponti da quel lontano 26 ottobre 1920, quando a Genova uomini e donne non vedenti, innamorati della libertà e del progresso, animati dalla volontà di garantire a tutti i ciechi un avvenire migliore, fondarono l’Unione Italiana dei Ciechi. La crescita e la diffusione dell’Associazione furono rapidissime, tant’è che già nel luglio 1923 l’UIC fu eretta ad Ente Morale, prima tappa di un percorso che, grazie all’appassionato impegno dei soci, favorì nel settembre 1947 l’approvazione del D.Lgs.C.P.S. 1047 dove fu riconosciuta all’Unione la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei minorati della vista. Nel corso di quasi cento anni, l’Unione, al di là delle modifiche statutarie resesi necessarie dalle mutate esigenze della categoria e dall’obbligo di recepire i contenuti di alcune riforme legislative, ha saputo sempre contestualizzare nei diversi momenti storici la propria azione, continuando ad essere comunque punto di riferimento certo e approdo sicuro per tutti i ciechi italiani. Subito l’UIC si è dimostrata un modello associativo vincente che dal centro ha saputo rapidamente declinarsi sia a livello regionale che provinciale, raggiungendo quella capillarità territoriale che, ancora oggi, ne determina e ne caratterizza l’azione. ARGO, il primo organo ufficiale dell’Unione, già nel luglio del 1929 dava ampio resoconto in merito al rapido ramificarsi della nostra associazione che andava via via aggregando uomini e donne ansiosi di riscatto morale e materiale. Storie giunte fino ai giorni nostri che rievocano, tra gli altri, i nomi di Umberto Trani, Baldassarre Balzaretti, Dario Formigoni, Pietro Colombo, Iride Giussani, Eugenia Corno e Rinaldo Piovani il cui ricordo ci viene spesso riproposto dal nostro storico menestrello Mario Censabella. Testimonianze di vite spese per il bene dell’Unione dalle quali il Consiglio Direttivo della Sezione di Milano, con molta umiltà, desidera prendere esempio. Con questo spirito, attraverso la lettura e l’ascolto di questa breve relazione, vi invitiamo a ripercorrere con noi le fasi più salienti della vita sezionale dello scorso anno. Il racconto, o forse sarebbe meglio dire l’analisi, comincia con l’illustrazione delle problematiche economico-finanziarie più rilevanti che hanno limitato il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. La crisi degli ultimi anni che, al di là dei proclami, non sembra passare mai ha continuato a condizionare lo stato economico della nostra Sezione, facendo registrare, anche per il 2017, la sostanziale assenza di entrate straordinarie, riconducibili alla tradizionale beneficienza, elemento determinante che favorì la straordinaria crescita della Sezione negli anni ‘90. Le entrate da Enti pubblici si attestano sui valori degli anni precedenti dalle quali si evidenzia il contributo per il funzionamento, erogato dalla Regione Lombardia, pari a circa 41.000 euro ai quali si aggiunge un contributo straordinario di 10.000 euro assegnato a dicembre dal Comune di Milano, a seguito della partecipazione ad apposito bando,contributo che sarà utilizzato per il servizio di accompagnamento. Certo, siamo lontani dalla straordinaria convenzione che lega la Sezione di Roma al Campidoglio, ma finalmente abbiamo rotto il ghiaccio. Tra le entrate, segnaliamo i proventi della vendita della pubblicità attraverso i monitor dei “Botteghini della Fortuna” che, al netto delle tasse e della rata per l’acquisto degli stessi, porta nelle casse della Sezione circa 60.000 euro netti. Nei mesi scorsi, in considerazione degli ottimi risultati, abbiamo chiesto al Comune di valutare la possibilità di estendere la convenzione posizionando sei nuovi Botteghini lungo Corso Buenos Aires, manufatti più grandi ed accoglienti rispetto a quelli che insistono oggi lungo l’asse Piazza Duomo-San Babila. La gestione patrimoniale ha prodotto ricavi in linea con gli anni precedenti -circa 240.000 euro- dai quali però devono essere sottratti gli importi per il pagamento di IMU ed altri tributi. Nel corso dell’anno in esame sono andate a buon fine due vendite immobiliari: trattasi di due appartamenti, uno a Cervia e l’altro a Milano, sfitti da parecchio tempo a causa del precario stato manutentivo. Tali introiti hanno permesso alla Sezione di incassare circa 320.000 euro, buona parte dei quali hanno compensato spese già sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul patrimonio stesso. Le varie iniziative di raccolta fondi, unitamente alla quota del 5xmille relativa all’anno 2015, hanno reso alla sezione poco meno di 40.000 euro. Tuttavia, nonostante il progressivo miglioramento dei conti, persiste un significativo disavanzo tra le entrate e le uscite correnti che si ripropone ormai da oltre 15 anni e che ha indotto il Direttivo, tra novembre e dicembre, ad assumere provvedimenti a carattere strutturale, certamente dolorosi ma ormai inderogabili ed urgenti. Dopo aver ribadito la scelta di non penalizzare i servizi e dopo aver contingentato al minimo ogni forma di spesa si è, obtorto collo, dovuto intervenire sul costo del personale attestatosi negli ultimi anni ad oltre 450.000 euro. In particolare: a) - si è risolto il contratto di lavoro con un dipendente che ha cumulato nel tempo un eccessivo numero di assenze; b) - si è provvisoriamente ridotto l’orario di lavoro da 40 a 36 ore settimanali a tutto il personale; c) - si è autorizzata una posizione di telelavoro trasformandolo, al tempo stesso, in rapporto di lavoro da tempo pieno a part- time al 50% della dipendente interessata; d) - si è proceduto alla risoluzione del rapporto di lavoro con Maria Rosaria De Filippis, già segretaria sezionale, alla quale anche da queste pagine intendiamo formulare tanti auguri ringraziandola per l’impegno e la passione che ha dedicato alla nostra Sezione. Mariarosa comunque non ci farà mancare il suo supporto nella predisposizione dei progetti per il Servizio Civile e per tutti i bandi Irifor con particolare riferimento al Campo Estivo Riabilitativo. La riduzione dei costi del personale è stimata intorno a 100.000 euro. Con orgoglio e commozione si segnala il grande senso di appartenenza di tutto il nostro personale che ha compreso la situazione e continua ad operare ogni giorno con rinnovato impegno. Nel concludere questa breve informativa relativa alla gestione economico-patrimoniale della Sezione, riferita al 2017, che trova puntuale sviluppo nella documentazione contabile sempre a disposizione dei soci presso la sede di via Mozart - così come previsto dalle norme associative vigenti - si ritiene doveroso introdurre una nota positiva affermando che i provvedimenti assunti dal Direttivo cominciano già a produrre gli effetti sperati. Il quadro positivo si completa con l’avvio delle procedure per la cessione dell’immobile di via Val Caffaro, gravato da rilevanti problemi manutentivi e di messa a norma oltre che da perduranti situazioni di grave morosità. Il rogito dovrebbe avvenire intorno al mese di luglio del corrente anno e costituirà una prima importante tappa nel percorso intrapreso verso il pareggio di gestione, pareggio che troverà naturale compimento alla conclusione del contenzioso costituitosi per la cessione dell’appartamento di Galleria del Corso, al quale si potrà dare seguito a positivi investimenti. La questione dell’eredità Fantoni, concernente la proprietà di un immobile ormai disabitato, di alcuni terreni a destinazione industriale e di una miriade di reliquati stradali, ha visto la Sezione contrapporsi alla Regione Lombardia, dopo la sentenza della Corte di Cassazione lasciando, oggi, l’Unione soccombente. Anche se la mancata determinazione della qualità di erede alla Regione offre ancora qualche spiraglio all’Unione. Il Direttivo segue con grande interesse la conclusione di queste vicende nella consapevolezza che dopo la loro definizione finalmente nuove importanti risorse potranno essere destinate al miglioramento e allo sviluppo dei servizi erogati. Infatti nell’ultimo decennio abbiamo dovuto confrontarci con una perdurante crisi di cassa che ha di fatto impedito una programmazione lungimirante, contingenza comunque che non ha impedito alla Sezione di perseguire le proprie finalità in linea con le scelte del Direttivo che ha consapevolmente deciso di contribuire con risorse interne al sostegno dei servizi, surrogando compiti e competenze proprie della Pubblica Amministrazione. Valga come esempio quanto fatto dalla Sezione per il servizio di accompagnamento che comprende: costi riconducibili al personale, spese per utenze telefoniche e di trasporto, che richiedono un impegno economico di oltre 60.000 euro ai quali si devono sommare altri 15.000 euro per la remunerazione di prestazioni occasionali indispensabili per far fronte alle esigenze inderogabili ed urgenti non soddisfatte dai volontari civili, il cui numero, per le ragioni che conosciamo tutti, si assottiglia sempre di più. Un dato ci deve far riflettere, pur nella limitatezza di volontari e senza nessun sostegno, nel 2017 abbiamo assicurato altre 14 mila accompagnamenti. Fortunatamente il 2018 potrà essere affrontato con meno affanno, non tanto per l’arrivo di 6 nuovi volontari, davvero pochi rispetto alle effettive esigenze, ma per il recentissimo contributo di Fondazione Cariplo che, unito a quello del Comune di Milano, ci permetteranno di avvalerci dei volontari ormai in congedo che si sono distinti per correttezza e puntualità. Il prossimo avvio poi dei volontari ingaggiati per l’articolo 40 dovrebbe normalizzare la situazione. Il desiderio di poter contare quanto prima su una rete di volontari efficiente e capillare, al di là della provenienza dei soggetti coinvolti, risponde alla volontà del Direttivo di promuovere servizi specifici ad ampio spettro che al momento del bisogno sappiano andare oltre il tradizionale servizio di accompagnamento. Una rete capace di prestare veramente aiuto alle numerose socie cieche a ai tanti soci ciechi che vivono soli. Servizi di primo intervento che affianchino quelli domiciliari socio/assistenziali e infermieristici proposti dalla RSA di Casa Famiglia dell’Istituto dei Ciechi ma soprattutto in grado di curare il male peggiore che colpisce i nostri anziani: la solitudine e il conseguente isolamento. Questa esigenza nasce dalla piena consapevolezza dei bisogni espressi che quotidianamente i nostri uffici, nelle diverse competenze, intercettano e che inevitabilmente il servizio di Patronato amplifica. Infatti, nato come sportello a valenza burocratica ad esclusivo uso dei soci ed aspiranti tali, il servizio è andato via via ampliandosi, abbracciando una serie di funzioni che lo collocano quale prima frontiera tra l’Unione e il bisogno, formidabile strumento per favorire nuove adesioni e per consolidare il senso di appartenenza dei soci un po’ meno partecipi, fa argine alle ripetute angherie che la cattiva burocrazia ogni giorno impone ai soggetti più deboli. La convenzione sottoscritta dalla nostra Presidenza Nazionale con l’AMNIL, da noi immediatamente recepita, ha ampliato le funzioni del nostro servizio di Patronato che si è trovato a svolgere pratiche complesse, tipiche dei CAF. Il grande interesse suscitato dalla parziale revisione della legge 113/85 e il gran discutere sulla riforma pensionistica in genere, basti pensare alla discussa Legge Fornero, che ha inizialmente sottoposto il nostro servizio di Patronato a grande pressione anche per la superficialità e lentezza con la quale venivano trattate alcune pratiche da parte dell’ANMIL. Fortunatamente, dopo una prima messa a punto che ha registrato il positivo intervento della Sede Centrale, le cose sono gradualmente migliorate recuperando il grado di efficienza tipico dei nostri uffici. Quell’efficienza che ritroviamo coniugata con la professionalità e la passione nei vari servizi di consulenza che la Sezione ha continuato ad offrire per tutto il 2017 e che anche quest’anno ne completano le attività. Ci riferiamo in particolare: allo sportello di consulenza pedagogico-psicologica curato dalla professoressa Rosaria Girotti e dallo psicologo Eugenio Tomasoni offerto ai giovani e alle famiglie; allo sportello di primo ascolto curato dalla dottoressa Erica Monteneri, dedicato a tutti coloro che vivono il dramma della imminente perdita della vista con tutte le implicazioni sociali ad essa correlate; allo storico servizio di consulenza legale curato dall’avvocato Nicoletta Dal Cero, professionista scrupolosa e paziente che da sempre consegue significativi successi a favore dei nostri soci. A queste attività si affiancano quelle organizzate dall’Irifor sezionale ed in particolare il Campo Estivo Riabilitativo che l’anno scorso è stato organizzato a Igea Marina e che ha registrato la partecipazione di 14 tra ragazze e ragazzi. Esperienza per la quale torniamo a ringraziare oltre che l’Irifor nazionale la dottoressa Marinella Di Capua dell’Associazione SOS per il prezioso sostegno economico. Anche in questo caso va espressa riconoscenza, oltre che a tutti gli operatori, alla professoressa Rosaria Girotti e al professor Silvano Pasquini che assicurando la loro partecipazione al Campo, in considerazione della loro indiscussa professionalità hanno fortemente valorizzato l’esperienza. Nelle righe che precedono abbiamo sentito il bisogno di ringraziare alcuni dirigenti che mettono la loro professionalità al servizio di tutti e in questo quadro estendiamo la nostra riconoscenza a quelle socie e a quei soci che spontaneamente vanno a far visita ai ciechi ricoverati presso ospedali e case di riposo. L’auspicio era quello di scrivere una relazione breve, stile anglosassone e di riassumere, nello stesso tempo, quanto si è mosso attorno alla Sezione durante il corso di un intero anno, una realtà che si ricorda, al 31 dicembre, annoverava 1379 soci, è francamente impossibile, senza rischiare di omettere informazioni particolarmente importanti come ad esempio quelle sul nostro Circolo culturale e ricreativo Paolo Bentivoglio di via Bellezza presso il quale al 31 dicembre risultavano iscritti 237 soci, tra ciechi e vedenti, chiaro segnale di un positivo rilancio e di una sempre più profonda integrazione con il territorio. Dal nostro bilancio si evince che il contributo Sezionale è andato via via riducendosi e per l’anno finanziario in esame ha riguardato solo l’affitto e il costo dell’operatore. Ciò è stato possibile grazie ad una lungimirante e brillante programmazione che ha permesso di costruire tra spettacoli teatrali e musicali ed interessanti salotti letterari un “cartellone” sempre ricco e coinvolgente. L’offerta del Circolo si completa con lo svolgimento dei tradizionali corsi di braille, ceramica, ballo, inglese, ecc. La vocazione turistica del Circolo viene onorata dalle gite e dall’organizzazione di straordinari viaggi. Molte altre attività coronano la vita del Circolo, ma l’elemento più bello che ne caratterizza l’azione è l’attenzione verso i problemi della società che lo portano ad approfondire, attraverso tutte le forme di spettacolo, diversi temi, tra i quali: la violenza di genere, il superamento del pregiudizio e la lotta ad ogni forma di persecuzione. Azioni che di per sé testimoniano la grande vitalità del Circolo, strumento di crescita culturale e di consapevolezza civica e morale. E mentre vediamo crescere il senso civico, accanto alle bandiere che ci ricordano i valori della fratellanza sui quali si fondano i principi della nostra Unione, si alza il gonfalone del Gruppo Sportivo non vedenti che anche nel 2017 si è arricchito di splendide vittorie. Elencarle tutte sarebbe troppo lungo ma una merita un cenno particolare: quella medaglia d’oro conquistata da Arjola Deday, cresciuta e diventata donna in mezzo a noi. Al di là del valore sportivo noi tutti siamo stati testimoni e in qualche modo padrini di una storia di riscatto sociale straordinaria. Questo è il vero oro, questo il vero tesoro di cui noi tutti dobbiamo essere custodi e testimoni quando qualcuno volendo fare un insulto alla nostra intelligenza ci prospetta di ripristinare vincoli e frontiere. Il silenzio, degli ampi spazi dell’Istituto, anche nel 2017 spesso è stato interrotto dallo schioccare della pallina di Showdown, avamposto di atleti e dilettanti che dalle ore 16 alle 21 e a volte anche oltre, hanno frequentato la palestra ed altri ambienti dell’Istituto a testimonianza di una attività agonistica e dilettantistica che il Gruppo Sportivo non vedenti propone. L’anno scorso alcuni di questi atleti, impegnati al tiro con l’arco, lungo il muro che divide l’istituto dalla Prefettura, sono stati salutati da alcune gocce d’acqua provenienti da una camera della vecchia Casa Famiglia. Da sportivi hanno lasciato correre, pensando che fossero collegate anch’esse a qualche nuova disciplina agonistica. Al di là del racconto scherzoso questi episodi, che comunque non devono più ripetersi, mettono in luce la carenza di spazi di fronte ad una domanda di attività sportive sempre crescente. Da qui la disponibilità del Direttivo a mettere a disposizione la Sala Trani e tra breve altri spazi, naturalmente quando non impegnati da attività istituzionali, per tutte quelle discipline compatibili e coerenti con gli spazi e con lo stato degli ambienti. Certo è e sarà un costo ma una Sezione così grande e comoda come la nostra rispetto alle altre, deve prestarsi ad ogni forma di aggregazione possibile, prendendo atto che l’adiacenza con l’Istituto, dove molti di noi hanno vissuto o più recentemente studiato e lavorato, per ragioni logistiche e non solo, la fanno preferire ad altri luoghi. Facciamo subito chiarezza, questo non vuol dire trascurare il Circolo, per il quale il Direttivo prevede un progetto di espansione e sviluppo, tanto da poter raggiungere l’autonomia facendolo diventare un Ente Culturale del Terzo Settore in grado di intercettare sponsorizzazioni e contributi specifici interdetti alla Sezione in ragione della sua natura giuridica. Aprire la sezione dunque ad ogni forma di sollecitazione proveniente dai soci, significa anche rispettare i principi più volte espressi dal nostro Presidente nazionale Mario Barbuto, per il quale la pluralità è una ricchezza. In questo senso la Sezione si apre favorendo nuove forme di aggregazione che non devono necessariamente essere solo quelle promosse dal Direttivo ma che possono nascere dalla volontà dei soci che dovranno comunque tener conto delle regole statutarie e democratiche. Quest’anno abbiamo riservato ai grandi temi associativi più delicati l’ultima parte di questa relazione, quando la lettura si fa più … calda, la passione si incontra con la realtà. L’azione condotta dalla Sezione nell’anno passato per le problematiche del lavoro trova riscontro nelle numerose sollecitazioni operate nei confronti di tutti gli uffici preposti affinché l’Ispettorato del Lavoro torni a vigilare circa l’applicazione delle varie leggi vigenti ed in particolare a sanzionare le diverse realtà lavorative, tra queste la Pubblica Amministrazione, per la mancata assunzione delle categorie protette. Analoghe pressioni abbiamo esercitato nei confronti di Giuseppe Sala nella sua qualità di Sindaco Metropolitano dal quale dipendono le varie Agenzie per l’Impiego che, per quanto ci riguarda, sono autentici ectoplasmi, custodi di graduatorie, gestite con procedure fuori dal tempo. Abbiamo anche rivolto la nostra attenzione al mondo imprenditoriale offrendo tirocini conseguenti a momenti formativi e di riqualificazione specifici ma il pregiudizio e la scarsa propensione al bene comune hanno fortemente limitato i risultati. Naturalmente non ci siamo arresi, ed è di questi giorni un contatto con Cariplo Facturing per intraprendere nuovi progetti innovativi d’inserimento professionale. L’altro tema caldo è quello della scuola, è quello dopo che nel giugno scorso la Regione Lombardia ha ricondotto sotto la propria responsabilità i servizi di supporto all’inclusione scolastica. Per amor di verità è doveroso chiarire che la Regione Lombardia è stata costretta a riprendersi quelle funzioni che aveva sempre delegato alle Province, per il fatto che queste ultime hanno negli ultimi anni visto costantemente assottigliato i provvedimenti a loro favore provenienti dallo Stato. Per questa situazione kafkiana ancora una volta a pagare siamo stati noi, i più deboli della catena. E così dopo essere stati indottrinati per anni circa la volontà di portare il centro decisionale il più vicino possibile ai cittadini, (nell’anno scolastico 2015-2016, si è arrivati addirittura a gli ambiti territoriali, dove si sono perpetrati vistose differenziazioni e discriminazioni tra comuni confinanti) di fatto abbiamo visto volare le competenze che riguardano il futuro dei nostri giovani ai piani più alti del Pirellone. La Regione dal canto suo, in prima battuta, non poteva fare altro che cercare di armonizzare il servizio su tutto il territorio di propria competenza così come peraltro richiesto dall’Unione per la quale non ci possono essere ciechi di serie A e di serie B. E così, aree tradizionalmente scoperte, hanno finalmente potuto contare sui servizi di supporto scolastico mentre altre, come la nostra, hanno dovuto registrare una riduzione del livello di qualità dei servizi specifici nel loro complesso. La Regione ha affidato la gestione dei Servizi alle diverse ATS che hanno pubblicato i bandi per la manifestazione di interesse degli Enti gestori tra luglio e settembre 2017. Va da sé che tra ritardi, incomprensioni e l’imposizione di pesanti procedure burocratiche, non sempre coerenti con il sistema, qualche disagio si è venuto a creare ma il carattere sperimentale delle linee guida, (dalla prima versione hanno già subito positive modificazioni e che presto dovrebbero includere risorse economiche aggiuntive) ci fanno ben sperare per il buon inizio dell’anno scolastico 2018/2019. L’ultimo pensiero, perché più vicino al cuore, è dedicato ai soci che portano il peso di disabilità complesse oltre alla cecità o alla ipovisione e alle loro famiglie per i quali la Sezione sente molta vicinanza, unitamente al lavoro svolto dal Presidente Regionale Nicola Stilla affinché fin dall’asilo nido non si perpetuino discriminazioni. Per queste socie e per questi soci speciali la nostra voce si leva alta per diventare tonante nei confronti di chi non comprende che i numeri parlano chiaro: presto sarà emergenza perché proprio qui a Milano i servizi sono carenti e comunque non specifici e certamente non in grado di evitare che i ricoveri in RSD diventino precoci isolamenti. L’Unione di Milano sa che questa non può essere l’unica risposta ma incoraggia l’Istituto a fare la sua parte iniziando quanto prima i lavori per il CDD. Nel ringraziare per l’attenzione, abbracciamo quanti fanno parte della nostra Storia, i Sindaci Giancarlo Penco ed Enrico Favara, tutti i professionisti, i volontari e soprattutto i nostri cari dipendenti di ieri e di oggi, nessuno escluso, che hanno compreso che lavorare per l’Unione è come mettere un tessera di un mosaico nel quale sono rappresentati tutti i nostri sogni e le nostre aspirazioni che, anche grazie al loro quotidiano impegno, ogni giorno prendono corpo. Il Direttivo sezionale Rodolfo Masto, Franco Lisi, Guangiacomo Ruggeri, Francesco Cusati, Rosaria Girotti, Alessandra Martinelli, Erica Monteneri, Eliana Pacchiani, Alberto Piovani e Osvaldo Benzoni. Il Presidente Rodolfo Masto Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Milano - anno 19° Aut. Trib. di Milano n° 241 del 7 maggio 1994 - U.I.C.I. sez. di Milano - Dir.responsabile: Mario Censabella Amministrazione e Redazione: Via Mozart 16 20122 Milano stampato internamente dall’U.I.C.I - Copia omaggio INVIATO ALLE STAMPE IL 23 MARZO 2018 1