CAMMINARE INSIEME

Periodico dell’Unione Italiana dei Ciechi e
degli Ipovedenti di Milano
Via Mozart 16 - 20122 Milano
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Notiziario N. 1 - Maggio 2020

Questa edizione di Camminare Insieme contiene la Relazione sull’attività svolta nell’anno 2019 e la Relazione dei sindaci con lo schema di sintesi del Bilancio consuntivo 2019, documenti che saranno posti all’approvazione dell’assemblea sezionale in occasione della prossima riunione, quando il superamento dell’emergenza sanitaria ne renderà possibile la convocazione che, ribadiamo, avverrà con apposita comunicazione, così come prevedono le norme statutarie e regolamentari della nostra Associazione.

SOM-MARIO

L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO di Rodolfo Masto
ABBAIARE ALLA LUNA di Mario Censabella
PENNA E CALAMARIO di Mario Censabella
QUOTA SOCIALE UICI 2020
ARRIVEDERCI E GRAZIE di Erica Monteneri
QUOTA SOCIALE CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO
LETTERA APERTA AI SOCI DEL CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO di Erica Monteneri
5 PER MILLE
SERVIZI DI PATRONATO E CAF
RICORDIAMOLI
CANALI DI INFORMAZIONE
CODA DI ROSPO

 

Editoriale del Presidente
L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO

Qualche settimana fa, stilando il consueto preambolo del nostro notiziario settimanale, concludendo, auspicavo il ritorno della colomba con il ramoscello nel becco, segno che indicò a Noè che il diluvio universale era finito.
Ho scelto questa immagine che appartiene ai ricordi giovanili del Catechismo immaginando il comune desiderio di tornare alla normalità.
Orbene, al momento la colomba non è tornata, anche se si cominciano a intravedere i primi raggi di sole.
Forse solo oggi iniziamo a renderci conto di quanto sarà lungo e difficile il ritorno alle abitudini di un tempo.
Nei giorni scorsi, costretti a restare a casa, la nostra giornata trascorreva fra l’ascolto dei tanti notiziari e la bramosa attesa della consueta conferenza stampa del Capo della Protezione Civile.
Chiusi tra le quattro mura domestiche, passando dal divano alla poltrona e viceversa, spesso la nostra intelligenza e la nostra pazienza sono state messe alla prova da un inarrestabile flusso di notizie, a volte poco attendibili.
Per noi Lombardi, poi, al centro dell’interesse nazionale, è stato davvero sgradevole ascoltare commenti e giudizi fuori luogo imbastiti da pseudo giornalisti che non hanno recuperato rigore professionale neppure in questo delicato momento.
A volte l’obbligato silenzio è stato più nobile di tanto ciarpame mediatico, così quando una mattina ci siamo svegliati con le televisioni che trasmettevano le impietose immagini degli autocarri militari che trasportavano decine di feretri lontano dalla città di residenza.
Il soffuso inconfondibile rumore di una colonna militare che si muoveva lentamente, ma inesorabilmente nel buio del centro storico di Bergamo ha rapito il cuore di tutti.
Tra le tante, forse questa è stata l’immagine più triste, impossibile da dimenticare, eletta dai fotoreporter a simbolo di una tragedia che difficilmente abbandonerà la nostra memoria.
Scrivevo nelle prime righe che si intravedono i primi raggi di sole e allora, portando nel cuore il ricordo dei tanti che ci hanno lasciato, guardiamo al futuro, esprimendo riconoscenza a tutti coloro che, al di là del ruolo e dal grado di responsabilità, si sono adoperati per il nostro benessere.
Tante sarebbero le cose da scrivere a questo proposito, ma in questi giorni di lenta ripartenza, dove l’affanno quotidiano lascia ancora spazio alla riflessione, vi invito a riavvolgere il film delle ore trascorse obbligatoriamente a casa per giudicare a mente fredda comportamenti ed azioni di quanti tra politici, amministratori locali, scienziati, medici hanno gestito e stanno governando l’emergenza.
Con questo invito non intendo precostituire alcun giudizio, ma richiamare la preoccupazione del nostro Presidente nazionale Mario Barbuto che, in vista dei lavori di predisposizione della prossima Legge di Bilancio, si preoccupa di far trovare l’Unione pronta alla inevitabile battaglia.
Molti di noi sono testimoni di epiche manifestazioni, di raduni davanti al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati, ma quei tempi sono ormai passati e nel contesto attuale, in piena crisi economica e per certi versi istituzionale, la gente non capirebbe, facendoci mancare l’indispensabile supporto dell’opinione pubblica.
Da qui l’esigenza di una classe dirigente associativa all’altezza del compito affinché rappresentanza e tutela dei minorati della vista non risultino parole vuote.
In questo quadro la Celebrazione del XXIV Congresso sarebbe auspicabile, ma ciò dovrà fare i conti con l’andamento del contagio e con le misure relative al distanziamento sociale che nel tempo saranno adottate.
È chiaro che il primo passo per la regolare celebrazione del prossimo Congresso sarà la convocazione delle assemblee Sezionali e a seguire la ricostituzione dei Consigli Regionali, la cui riorganizzazione, rispetto ad eventuali nuove procedure e scadenze, è stata demandata dal Consiglio nazionale al Presidente e alla Direzione Nazionale.
Carissime e carissimi, con questa edizione di Camminare Insieme, redatta dal nostro Presidente onorario Mario Censabella, invio la Relazione morale e il Bilancio Consuntivo 2019 comprensivo della Relazione dei Sindaci Revisori.
Quando davvero la colomba tornerà con il ramoscello nel becco sarà tempo per la nostra assemblea sezionale che, come ricorderete, avevamo convocato sabato 4 aprile, per poi rimandarla a data da destinarsi.
In ottemperanza alle norme, riceverete la convocazione scritta tramite una nuova edizione di Camminare Insieme o tramite apposita raccomandata.
Gli uffici della Sezione si avviano alla graduale riapertura nel rispetto delle disposizioni previste dall’emergenza sanitaria alle quali vi prego di attenervi.
Il notiziario settimanale vi terrà costantemente aggiornati circa le modalità di accesso agli uffici sezionali che, ritengo doveroso ricordare, sono stati sempre attivi da remoto, assicurando, quando necessario, il collegamento con la Centrale Operativa del Comune di Milano, unica realtà legittimata ad organizzare servizi domiciliari nei giorni del blocco totale.
Il riavvio ci trova impegnati nel parziale ma sistematico ripristino di tutti i servizi, condizionato comunque dalle persistenti limitazioni e pressanti inviti alla prudenza, che suggeriscono, quando non impongono, oltre alla scrupolosa osservanza delle norme sanitarie, una limitata presenza delle persone presso gli uffici sezionali.
A turno il personale, per il quale si è richiesta l’adesione alla Cassa Integrazione per far fronte alle inevitabili ricadute negative della situazione economica, opererà in presenza o da remoto secondo un modello organizzativo predisposto dal consigliere Alberto Piovani e dal segretario sezionale Dario Tarantino.
Tuttavia, al di là delle tradizionali incombenze amministrative e di patronato in genere, unitamente ad eventuali azioni propedeutiche alla convocazione dell’Assemblea elettiva, gli organi sezionali tutt’ora in carica devono affrontare il delicatissimo problema della mobilità e dell’autonomia, vistosamente compromesse dalle disposizioni relative al distanziamento sociale.
Queste difficoltà si sommano alle problematiche ormai croniche del servizio di accompagnamento, orfano di una complessiva riforma che avrebbe dovuto tener conto delle specifiche esigenze delle città capoluogo dove, soprattutto al Nord, il compenso erogato e le lunghe procedure di reclutamento limitano, quando non azzerano, l’interesse dei giovani.
Nel lontano 1947 il Legislatore ha lodevolmente affidato all’Unione italiana dei Ciechi il compito di rappresentanza e tutela della categoria, che spesso, dalla periferia, pensiamo prerogativa della Sede Centrale. Mai visione fu così miope perché gli organismi centrali esprimono ed elaborano le politiche nazionali, che includono il delicato compito dei rapporti con il Parlamento e il Governo, ma l’espressione più ampia e completa della rappresentanza e tutela si determina concretamente a livello regionale e provinciale.
Pertanto, in vista di un periodo particolarmente complesso e delicato, mi permetto di chiedervi convinta e costante vicinanza all’Unione nell’appassionato richiamo ai valori che dal 1920 illuminano il nostro cammino.
Rodolfo Masto

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Editoriale del Direttore responsabile
ABBAIARE ALLA LUNA

Nel corso degli anni la mia famiglia ha attraversato momenti di opulenza e realtà di estreme difficoltà economiche.
Quando ero intorno ai dieci anni o poco più mi entusiasmavano le feste di famiglia allargate, mia madre le odiava; avevo un cugino ricco che per età chiamavamo zio. Un certo giorno, eravamo in tanti riuniti a Malnate - rifugio Adriana - per celebrare non so quale ricorrenza, forse un funerale importante.
Eravamo tutti distribuiti in diverse tavolate per quella celebrazione. Prima di iniziare il pranzo, il cugino-zio è a fare una raccomandazione: "bambini, mi raccomando, non fate cadere le posate che sono tutte d'argento".
In anni diversi, sicuramente in anni successivi, eravamo nel periodo delle festività natalizie, i miei fratelli ed io aspettavamo i regali. Io sono rimasto sveglio quasi per tutta la notte in un'ansiosa attesa delle strenne: sentivo i miei genitori trafficare. Al mattino, a ciascuno di noi è stato consegnato un cartoncino sul quale erano scritte queste parole: "buono per una porzione di torta". Da allora le feste di fine anno non mi sono quasi mai più piaciute, tanto da riservarne non favolosi ricordi: fratture e ricongiungimenti familiari non hanno contribuito ad averne un buon ricordo.
“…Buon Natale e buon anno” a coloro che ne hanno un ricordo diverso. MC

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PENNA E CALAMARIO

Giuseppe Gilli, anzi il cavaliere Gilli ci ha lasciati il 28 febbraio, aveva 88 anni, per diversi anni ha ricoperto i ruoli di Consigliere e vice Presidente della nostra sezione.
il suo attaccamento associativo è stato sempre particolare, tanto da distinguersi in diverse circostanze.
E’ stato sempre permeato da una profonda fede nazionalista che discendeva da legami atavici e che ha messo anche a disposizione dell’Unione ogni qualvolta gli è stata richiesta la collaborazione di suoi amici che rivestivano particolari ruoli partitici.
Giuseppe Gilli ha avuto una vita serena sino a quando la moglie Carla Colombo ha vissuto, quale non vedente, ha avuto ruoli importanti a sostegno della vita e delle attività delle donne non vedenti alle quali ha dedicato significativo impegno a favore dei loro diritti collaborando a supporto della pubblicazione di Voce Amica, un periodico braille dedicato segnatamente alle donne. MC

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QUOTA SOCIALE UICI 2020 

La quota di appartenenza all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti rimane invariata anche per il 2020, euro 49,58. Invitiamo tutti i nostri soci a rinnovare la quota tesseramento per l’anno in corso ed eventualmente per gli anni precedenti. Ricordiamo che i soci possono sempre avvalersi della possibilità di pagare la quota sociale attraverso i ratei di pensione e/o di indennità di accompagnamento o della possibilità di poter effettuare il pagamento tramite bancomat.
E’ grazie all’impegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che si sono ottenuti e mantenuti tutti i benefici attualmente fruibili dai disabili visivi.
L’Unione, ha il diritto - legge 1047/1947 - di rappresentare e tutelare tutti i disabili visivi.
Anche chi non chiede nulla, sappia che ogni giorno, chi non vede, gode comunque di benefici conquistati dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tutti i suoi lunghi anni di vita. Chi volesse manifestare direttamente gratitudine alla Sezione, può offrire un proprio contributo.
L’iscrizione all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dà diritto a ricevere, per quanto attiene gli associati della sezione UICI di Milano, il periodico “Camminare Insieme”, organo ufficiale della Sezione, nelle sue diverse versioni.
Oggi più che mai è importante essere numerosi, il Governo, lo Stato, hanno necessità di risparmiare, se non fossimo coalizzati e importanti numericamente, rischieremmo di perdere anche i diritti acquisiti.

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ARRIVEDERCI E GRAZIE

Care amiche e cari amici, dopo venti anni di appassionato impegno associativo, lascio spazio a forze giovani che vi sapranno guidare con entusiasmo negli anni futuri. Voglio comunque ringraziarvi per l’affettuoso appoggio che mi avete sempre dimostrato in questi lunghi anni, spesi nella difesa dei diritti dei non vedenti e per la forza che mi avete sempre comunicato.
Alle donne, vero serbatoio di energie della nostra associazione, voglio dire di non rinchiudersi nell’oasi tranquilla della loro casa, di avere il coraggio di esporre le proprie idee perché abbiamo bisogno della loro creatività, della loro tenacia e pazienza, della loro progettualità per il futuro.
Invito i “seniores” a riscoprire il significato della loro esperienza e della loro memoria storica e di donare a tutti noi le pagine della storia che hanno vissuto.
Ai giovani chiedo di non chiudersi in una vita virtuale sui social, ma di allacciare relazioni umane poiché solo grazie ad esse si cresce idealmente.
La strada della piena parità tra vedenti e non vedenti, tra uomini e donne è ancora lunga e l’obiettivo finale può essere realizzato solo attraverso il superamento di pregiudizi, di egoismi e con spirito di collaborazione reciproca perché nulla per noi deve essere fatto senza di noi.
Erica Monteneri

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QUOTA SOCIALE CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO 2020

Il rinnovo della quota per l’anno 2020 è di 25,00 euro, può essere effettuato sia presso gli uffici sezionali sia direttamente presso la sede del Circolo. Si ricorda che l’iscrizione è indispensabile per partecipare a corsi e iniziative varie.

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LETTERA APERTA AI SOCI DEL CIRCOLO PAOLO BENTIVOGLIO

Care amiche e cari amici,
solo quando si è privati di un bene, ci si rende conto della sua importanza. In questi mesi di isolamento a causa del coronavirus siamo stati privati del bene prezioso della nostra rete amicale, dei nostri incontri sociali e culturali, ci sentiamo tutti più soli senza l'arricchimento della presenza dei nostri amici.
Proprio per questo e per non svuotare la nostra vita, il nostro Circolo e la nostra Associazione del patrimonio di esperienze e di storia che li sostanziano, cerchiamo di rimanere uniti in tutti i modi possibili attraverso gli strumenti che ci sono concessi. Una telefonata con una voce affettuosa può rendere più bella la vostra giornata, perciò vi invito a telefonarci ed a telefonarvi per sostenerci reciprocamente in questi lunghi giorni di ansia collettiva.
Come sapete le assemblee sono rimandate a data da destinarsi, di conseguenza è impossibile convocare l'assemblea del Circolo, le cui attività presumibilmente saranno riprese in autunno, poiché dovremmo assicurare tutte le norme di sicurezza previste.
Sono sicura che troverete in voi la forza necessaria per superare questo difficile momento in cui siamo tenuti a combattere con coraggio una specie di terza guerra mondiale in poltrona davanti a un computer o un televisore.
Firmato la vostra amica e presidente Erica Monteneri

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5 PER MILLE - UN GESTO DI SOLIDARIETÀ

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano invita anche quest’anno i non vedenti, familiari, amici, volontari e simpatizzanti a destinare il 5 per mille nella circostanza dell’annuale dichiarazione dei redditi alla sezione di Milano apponendo nel modulo il seguente Codice Fiscale: 80095170157. Non occorre sottolineare l’importanza di questa devoluzione.

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SERVIZI DI PATRONATO E CAF 2020

Anche quest’anno, la Sezione, a seguito della sottoscrizione della convenzione con ANMIL, offre, previo appuntamento, servizi di Patronato e CAF per l’espletamento di pratiche assistenziali e previdenziali.
Si comunica che per la dichiarazione dei redditi - modello 730- la segreteria è già disponibile a concordare gli appuntamenti che verranno calendarizzati nel mese di giugno.
Ai soci in regola con la quota associativa verrà applicata, come ogni anno, una tariffa agevolata.
I soci interessati possono contattare il numero 02783000 int.1 oppure int.3.

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RICORDIAMOLI da novembre 2019 a maggio 2020 

Ciriaco Franco – Curcetti Laura – D’Alessio Laura – Gilli Giuseppe – Maddaloni Domenico – Plebani Giovanni –Zuppinger Enrica 

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CANALI DI INFORMAZIONE

La nostra segreteria telefonica 02/783000, digitando il numero 9, diffonde i comunicati relativi a iniziative locali e nazionali.
Presso il nostro sito www.uicimilano.org si possono avere informazioni dettagliate circa le iniziative che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha in atto. Per iscriversi alla newsletter dell’Unione di Milano e ricevere i comunicati presso la propria posta elettronica occorre inviare una e-mail vuota, dal proprio indirizzo, a:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
e confermare, rispondendo al messaggio automatico che si riceve, a garanzia che sia proprio tu mittente a scrivere.

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CODA DI ROSPO

In un tempo non lontanissimo capitava che per circostanze particolari e quasi fortuite, ma anche un poco cercate, alcuni non vedenti avessero la possibilità di ...intrupparsi con i più diversi personaggi.
In quei tempi non lontanissimi, ho avuto l'opportunità di conoscere e frequentare una cantante lirica non vedente, Alta Villa, non era male, era stata pure impegnata a esibirsi in qualche città in Italia.
Capitava che in "diversi" ci si riunisse per qualche festicciola: ci si trovava bene nonostante i differenti ruoli, estrazioni e ranghi.
L'Alta Villa aveva "quagliato" con un funzionario di una pubblica amministrazione che sapeva... masticare bene le problematiche dei non vedenti. Il "nostro" aveva un piccolo difetto, chi ne è esente, scagli la prima pietra!
Io che sin da allora ero una... linguaccia, lo chiamavo a sua insaputa ..."zoppo galletto". Al termine di una serata, ciascuno ha ballato come poteva, la "cantante" con la quale io avevo una certa dimestichezza mi si avvicinò sconvolta: "...mi è arrivata improvvisamente una “indisposizione”, tanto da essere in difficoltà a cantare...". Un taxi è poi intervenuto a sovvenire alla …bisogna. MC

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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

ONLUS - APS

Sezione Territoriale di Milano

Via Mozart, 16 - 20122 Milano

Tel. 02/78 30 00

Codice Fiscale  80095170157

 

RELAZIONE MORALE SULL’ATTIVITA’
SVOLTA NELL’ANNO 2019

Carissime e carissimi tutti,
nel giungere al tradizionale appuntamento nel corso del quale ci è richiesto di fare un consuntivo delle attività svolte e nel contempo prendere in esame la situazione economica della nostra Sezione, ritengo doveroso far presente che il 2020 è per tutti noi un anno speciale.
Certo, adesso siamo frastornati, impauriti da una emergenza sanitaria che mai avremmo immaginato di dover affrontare e per la quale al momento è francamente difficile prevedere il termine.
Tuttavia, nella nostra mente e nel nostro cuore rimane indelebile il desiderio di festeggiare la nostra Unione che quest’anno compie 100 anni.
In tutto il Paese le iniziative programmate, ed ora sospese, erano davvero tante e se ben ricordate a Milano, come sempre, non ci eravamo sottratti all’obbligo, o meglio, alla gioia di celebrare questo importante appuntamento che fa parte della nostra Storia. Ma non temete, appena tornerà il sereno faremo anche i fuochi d’artificio.
Salvo rinvii dettati dal protrarsi dell’emergenza sanitaria, ad ottobre a Genova si svolgerà il XXIV Congresso associativo, dove i delegati che esprimeremo sapranno ben rappresentare le legittime istanze dei Ciechi e degli Ipovedenti Milanesi.
Il Direttivo Sezionale che oggi termina il mandato è sostanzialmente in carica da 10 anni, nel corso dei quali ha dovuto affrontare momenti particolarmente complessi.
Dapprima una costante crisi economica che ha fortemente condizionato il legislatore nazionale e locale e che in essa ha trovato l’alibi per differire, quando non dimenticare, l’adozione di norme e provvedimenti a tutela dei nostri sacrosanti diritti.
A ciò si aggiunga l’affievolimento delle risorse provenienti dalla beneficenza, sulla quale la nostra Sezione ha sempre largamente contato, dovuto al moltiplicarsi dei tanti rivoli attraverso i quali essa si diffonde.
Forse, però, l’ostacolo più insidioso è stato quello del decadimento dei valori che incide fortemente sulla formazione delle coscienze e conseguentemente nella giusta percezione delle problematiche che riguardano le persone più fragili.
E così una classe politica sempre meno preparata, affiancata da giornalisti e comunicatori poco avvezzi all’approfondimento, vedi ad esempio le inique campagne contro i falsi invalidi, ha reso il nostro lavoro davvero difficile.
Ma noi che ci siamo immodestamente considerati eredi di Mario Censabella, uomo che in più di trent’anni ha valorizzato e consolidato il ruolo dell’Unione a Milano e non solo, non ci siamo fatti intimidire e, gettando il cuore oltre l’ostacolo, abbiamo fatto del nostro meglio per garantire la migliore rappresentanza e tutela dei Ciechi e degli Ipovedenti del nostro territorio.
Ormai da qualche anno abbiamo il cruccio di non poter offrire il Servizio di Accompagnamento nella sua espressione più completa, che comprende ad esempio interventi mirati per i più fragili e tra questi i numerosi anziani iscritti, nel rispetto dei parametri di puntualità e qualità tradizionalmente offerti dalla nostra Sezione.
Al di là della facile inevitabile nostalgia per la qualità del servizio al quale ci avevano abituato i nostri storici obiettori, alcuni dei quali intrattengono ancora ottimi rapporti con la Sezione, il nostro giudizio nei confronti dell’organizzazione del Servizio Civile, la cui efficacia è andata deteriorandosi negli anni, è davvero negativo.
Se da una parte, una eccessiva e formale gestione burocratica limita l’operatività dei volontari, dall’altra lo spirito ispiratore del Servizio civile, nato per supportare i cittadini più in difficoltà, è stato tradito. Creato per promuovere progetti mirati all’effettivo servizio alla Persona, si è via via parzialmente modificato estendendo il raggio d’azione a progetti di supporto amministrativo a favore della Pubblica Amministrazione.
Risorse originariamente destinate alla remunerazione di progetti rivolti alle categorie deboli sono state distratte a favore di azioni che, seppur importanti, certo non corrispondono al valore morale di un servizio concreto prestato alle persone disabili.
I giovani, messi nella condizione di scegliere tra svolgere un servizio di natura impiegatizia presso un ufficio pubblico o dedicarsi a servizi che comportano sacrifici - come iniziare di primo mattino, magari uscendo di casa alle 6.30 o finire in tarda serata - nella maggior parte dei casi non hanno avuto e non hanno esitazioni.
Nelle grandi città poi, ed in particolare a Milano, dove il costo della vita è quello con il quale ognuno di noi ogni giorno si confronta, il contributo ministeriale viene considerato largamente insufficiente.
Queste, in sintesi, alcune delle ragioni per cui il reclutamento dei volontari, sia dal punto di vista dei numeri che della qualità dei curriculum, è andato nel tempo complicandosi; così, pur risultando assegnatari, a seguito della presentazione di un apposito progetto, di 30 ragazzi circa, a stento si riesce a reclutarne 10, numero che nel corso dei mesi di servizio si assottiglia fino a ridursi a quattro cinque unità.
Molte speranze erano riposte nella più volte annunciata riforma del Servizio Civile ma, oltre ad assumere l’altisonante denominazione di Universale, nulla è cambiato.
Le Sezioni territoriali capoluogo di Regione che hanno sostanzialmente problemi analoghi auspicano che il Presidente nazionale riesca finalmente ad incidere nei confronti della Presidenza del Consiglio affinché si possano apportare i giusti correttivi ad un sistema che ha smarrito le nobili finalità originarie.
Tuttavia, la nostra Sezione, senza aver la pretesa d'aver superato il grave problema della qualità del Servizio di accompagnamento, largamente al di sotto degli standard storicamente raggiunti, ha cercato di porre rimedio ad una situazione per la quale non ha responsabilità alcuna.
Infatti, grazie al contributo straordinario della Fondazione Cariplo, alla quale anche in questa circostanza rendiamo merito, si è potuto trattenere in servizio alcuni volontari civili giunti al limite del periodo d’assegnazione ministeriale.
Sempre grazie al sopracitato contributo, la Sezione ha potuto instaurare rapporti di collaborazione professionale con alcuni giovani di collaudata serietà.
Nel continuare la presentazione dei servizi offerti direttamente dalla Sezione, passiamo allo Sportello che gestisce il Servizio di Patronato che in questo ultimo quinquennio ha registrato un significativo incremento delle attività.
Dopo un periodo di rodaggio, nel corso del quale si è perfezionato il rapporto con AMNIL, l’Ente con il quale la Presidenza nazionale ha sottoscritto una convenzione a valenza nazionale, il servizio in questione ha raggiunto un buon livello di affidabilità.
Un numero sempre crescente di Soci affida a questo Sportello pratiche complesse che vanno dal delicato settore della pensionistica al riconoscimento di invalidità.
Per quanto attiene alla pensionistica, è bene ricordare il quadro normativo costantemente in evoluzione che spesso rende davvero complesso il calcolo della pensione stessa.
Invece, riguardo all’ambito del riconoscimento delle invalidità, si risente pesantemente dei pregiudizi ispirati dalle varie campagne contro i falsi invalidi.
Spesso il giudizio delle commissioni è viziato dal sospetto e dalla poca competenza, rendendo i tempi di riconoscimento dell’invalidità stessa particolarmente lunghi, obbligando gli interessati a faticose e costose istanze di ricorso.
I nostri uffici rimangono al fianco degli utenti, alcuni dei quali in condizioni davvero precarie, per tutto il tempo dell’evoluzione della pratica, evitando sconforto e ingiustificate rinunce.
Il servizio di Patronato offre, altresì, assistenza per la più agevole fruizione dei benefici previsti dalle varie norme e tra queste quelle che afferiscono specificatamente all'ambito regionale.

Passando ad analizzare i servizi di segreteria sezionale, si nota come l’apporto di nuove forze a contribuzione contenuta, unitamente alla progressiva adozione di nuove tecnologie informatiche e telefoniche, abbia fatto recuperare nel tempo efficacia ed efficienza.
Questi uffici, oltre a farsi carico dell’espletamento delle tradizionali pratiche associative, supportano il comparto amministrativo della Sezione per alcune procedure legate al nuovo programma di contabilità.
Nel proseguire l’analisi del lavoro svolto dagli uffici, segnalo l’azione svolta dalla segreteria di presidenza che, oltre ad aver assicurato il contatto tra i soci e il Presidente, ha curato i rapporti con la pubblica amministrazione ed in particolare con gli uffici del Comune di Milano preposti alla gestione degli impianti semaforici.
Sempre la segreteria di presidenza continua a curare la diffusione, nelle sue diverse modalità, del periodico “Camminare Insieme” e della nostra apprezzata Segreteria Settimanale.
Completa l’elenco dei presidi amministrativi sezionali l’ufficio di contabilità che, da sempre, assicura con scrupolo il rispetto delle procedure, in un contesto che in questi ultimi anni è andato via via amplificandosi, sia per l’introduzione del nuovo sistema di contabilità sia per l’evoluzione del quadro normativo di riferimento.
Ringrazio il Segretario di sezione che, appena in ruolo, ha dovuto confrontarsi, tra l’altro, con l’introduzione del nuovo sistema di contabilità, rivelatosi per la nostra sezione particolarmente complesso.
Al Segretario è spettata anche la gestione del patrimonio che, come meglio descritta nelle prossime righe, si è rivelata piuttosto impegnativa.
Infatti, ai casi di morosità incolpevole, che vengono gestiti con grande giudizio ed equilibrio, si sono aggiunti episodi di morosità fraudolenta che hanno portato, purtroppo, alla nascita di contenziosi complessi.
Il Segretario, anche se di recente nomina, ha intrapreso iniziative positive volte alla valorizzazione patrimoniale e alla possibile definizione di contenziosi vecchi e recenti.
L’analisi della situazione economico/patrimoniale della Sezione, meglio descritta dalla prevista relazione al bilancio consuntivo, mette in risalto gli sforzi del Direttivo per cercare di raggiungere l’agognato pareggio di bilancio.
Ciò nonostante, le scritture contabili evidenziano ancora un significativo disavanzo nella gestione caratteristica.
Si sono contratte le spese generali e tra queste quelle del personale, azione che dovrà proseguire magari attraverso l’adozione di politiche di incentivazione all’esodo.
L’impossibilità di affittare, nonostante i ripetuti tentativi, l’immobile di Via Sant’Eusebio (già sede della Sezione provinciale) e la villetta di Via Astolfo, che la Sezione amministra per conto della Sede Centrale, perché gravate da condizioni manutentive estremamente precarie, ha privato la Sezione dell’introito di circa 50.000 euro da inscrivere nel capitolo delle entrate ordinarie.
La perizia per la quantificazione dei costi relativi alla manutenzione e alla messa a norma delle due proprietà, che valgono insieme se in perfetto ordine e sfruttandone tutte le potenzialità circa 1.650.000/1.700.000 euro, stima in 400.000/450.000 euro, da dividersi tra le due proprietà, le risorse necessarie.
Il direttivo ha così proposto alla Sede Centrale la vendita della proprietà di Via Astolfo, scegliendo, anche per ragioni affettive, di conservare a patrimonio l’immobile di Via Sant’Eusebio, prima proprietà acquistata dall’allora Unione Italiana dei Ciechi di Milano.
La prevista conclusione del contenzioso legata alla cessione dell’immobile di Galleria del Corso è stata procrastinata dal Giudice al 2021 e ciò ha impedito alla Sezione di recuperare, nei tempi originariamente previsti, importanti risorse, nonché l’eventuale restituzione dell’immobile.
Rimane in fieri la bonifica del cortile della palazzina di Via Valcaffaro, la cui prossima esecuzione permetterà la cessione, già autorizzata dalla Sede Centrale, di tre piccole unità immobiliari rimanenti, i cui proventi, tolte le spese di bonifica, entreranno nelle casse della Sezione.
Lo sviluppo, anche solo in parte, di queste opzioni immobiliari, unitamente alla riduzione dei costi relativi al personale, sarà la base per garantire alla nostra sezione un futuro economico più tranquillo e stabile.
Si precisa che i crediti vantati nei confronti della Sede Centrale si riferiscono al pagamento dell’IRES e delle spese straordinarie operate sul patrimonio liquidate dalla Sezione. Le conseguenti scritture contabili sono state poste fra i crediti come prevede il regolamento associativo vigente.
Ulteriori crediti derivanti da morosità antiche sono stati compensati con l’apposito fondo che presenta la necessaria disponibilità.
Questa breve lettura della situazione economica evidenzia il coraggio di questo Direttivo che, nonostante la sostanziale assenza di entrate straordinarie, ha fortemente salvaguardato, là dove è dipeso dalla sua volontà, la qualità dei servizi offerti, mettendo in primo piano il sostegno al prezioso Circolo Paolo Bentivoglio.
Sosteniamo il nostro caro Circolo che oggi vanta più di 200 soci, attratti da un “Cartellone” di grande interesse.
Parlando di Cartellone, non vorrei che si equivocasse, circoscrivendo le attività ai soli spettacoli ai quali, invece, si accompagnano, oltre ai tradizionali corsi, salotti letterari e iniziative di varia natura e interesse e sempre di spessore culturale.
L’auspicio è che nel prossimo futuro questa fondamentale realtà aggregativa per i ciechi milanesi e non solo possa volare ancora più in alto e, pur mantenendo legami indissolubili con la Sezione, trovi la volontà e la forza per promuovere quel riconoscimento giuridico che, al di là dell’indipendenza, apra la strada a finanziamenti mirati e sponsorizzazioni favorite dalle agevolazioni fiscali.
Compatibilmente con le disponibilità di cassa, sempre nel corso del 2019, la Sezione non ha fatto mancare il sostegno ad alcune situazioni particolari, come ad esempio il cofinanziamento di quote volte alla partecipazione ai campi estivi riabilitativi di giovani appartenenti a famiglie particolarmente bisognose.
Così facendo si è data ulteriore concretezza al lavoro di Rosaria Girotti e di Eugenio Tomasoni che attraverso lo Sportello di sostegno pedagogico e psicologico cercano di aggregare i giovani e le loro famiglie.
Un servizio fondamentale che promuove il superamento dello stereotipo che spesso ritarda l’avvicinamento all’Unione da parte di molte famiglie e conseguentemente dei loro figlioli che mi auguro possa proseguire e ulteriormente svilupparsi.
Così come, senza indugio alcuno, deve proseguire la preziosa opera di Erica Monteneri che si fa carico di ascoltare e tendere una mano a chi, indipendente dall’età, dal genere e dalla preparazione culturale è all’improvviso costretto a confrontarsi con l’intervenuta o imminente cecità.
Sostegni preziosi che hanno e che devono continuare ad arricchire l’azione della Sezione di Milano, che, ricordo, offre attraverso la preziosa opera di Nicoletta Dal Cero una consulenza giuridica di larga fascia e che, mensilmente, cerca di sollevare i nostri soci da piccoli e grandi affanni.
Una Sezione sempre più aperta e che, quindi, nel corso di questo ultimo quinquennio ha anche cercato di assecondare il desiderio di molti soci di svolgere attività ludiche e non solo presso la sede.
Una attenta gestione degli spazi unita alla consapevolezza di non voler intralciare le normali attività sezionali, ha permesso di organizzare corsi di ginnastica dolce e yoga, di scacchi e di ospitare chi saltuariamente si incontra per confrontarsi circa l’uso di nuovi strumenti tecnologici.
Dalla ginnastica dolce allo sport con la esse maiuscola, praticati grazie al fantastico e disinteressato impegno del Presidente e di tutti i consiglieri del Gruppo Sportivo Dilettantistico non Vedenti al quale la Sezione ha dato, pur nelle ristrettezze economiche, il massimo sostegno possibile.
Anche in questo caso, dal sostegno di ieri e di oggi cresce l’aspirazione ad essere sempre più vicini a quanti fanno sport dilettantistico e, soprattutto, a quelli che attraverso le tante affermazioni, anche internazionali, portano i nostri colori ai livelli più alti.
Dalla grande passione dei nostri sportivi è nata la collaborazione tra la Fondazione Istituto dei Ciechi e le Squadre del Milan e dell’Inter che permette ai tanti nostri tifosi di andare gratuitamente allo stadio di San Siro insieme al proprio accompagnatore e seguire le partite, potendo contare su una speciale radiocronaca dedicata.
L’Istituto dei Ciechi ha affidato la gestione della convenzione alla nostra Unione che raggiunge così giovani che non si sono mai iscritti e vecchie conoscenze perse per strada.
So che in questa circostanza, momento in cui si dovrebbero tirare le fila di tanti anni di Presidenza, le cose da dire sarebbero davvero tante, ma l’intento è quello di non sottrarre spazio agli interventi che devono precedere le successive votazioni con le quali sceglieremo il Direttivo che verrà.
Ed allora stavo rapidamente avviandomi alle conclusioni e ai saluti quando Il Presidente Conte, attraverso una edizione straordinaria del TG1, annunciava l’emanazione del primo DPCM del 18 marzo scorso, denominato Cura Italia.
Quella cosa lontana, quel virus del quale forse avevamo letto o sentito parlare era arrivato anche nel nostro Paese.
Irrompe così nella nostra vita il Coronavirus costringendoci a fronteggiare un’emergenza che mai avremmo immaginato di dover affrontare.
Subito la concentrazione svanisce pensando alle tante richieste d’aiuto alle quali di lì a poco avremmo dovuto rispondere.
Passano pochi minuti e una telefonata mi annuncia che oltre a dover chiudere la Sezione non potrò più contare sul servizio dei volontari civili.
È il segno che devo davvero smettere se non voglio che le parole diventino inutile e triste retorica.
Datemi giusto il tempo per una preghiera, per ricordare tutti e in modo particolare i nostri anziani soli ricoverati, ai quali sono certo, il prossimo Direttivo dedicherà ancora più attenzioni, così come farà nei confronti dei soci con disabilità multiple e delle loro famiglie.
Il rinvio dell’Assemblea, originariamente prevista per sabato 4 aprile, mi ha permesso di integrare questa relazione sia nelle parti iniziali che finali con alcune considerazioni riferite al particolarissimo momento che stiamo vivendo.
I primi appunti riportavano un finale aulico non per questo meno sincero, con parole, saluti e ringraziamenti per quanti hanno condiviso con me la guida della Sezione, per i Sindaci revisori, per tutti i dipendenti e collaboratori. La situazione oggi suggerisce sobrietà alla quale mi adeguo, il mio grazie rimane, stringendo tutti in un affettuoso abbraccio.
Il Presidente Rodolfo Masto

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Verbale del 2 aprile 2020
RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE DEL CONSIGLIO SEZIONALE DI MILANO DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI (UICI) ONLUS - APS

In data 2 aprile 2020 alle ore 10 si è riunito in collegamento per via telematica il Collegio Sindacale del Consiglio Sezionale di Milano per procedere all’esame del Conto Consuntivo anno 2019, approvato dal Consiglio Sezionale nel corso della seduta del 5 marzo 2020.
Sono presenti il Presidente del Collegio Sindacale Giancarlo PENCO e il componente effettivo Enrico Benito FAVARA, con l'assistenza del Segretario verbalizzante Dario Tarantino.
Occorre premettere che il Conto è stato predisposto per il secondo anno con l'adozione del nuovo sistema contabile nell'ambito del quale gli uffici hanno proceduto alle operazioni di chiusura dell'esercizio con tutte le difficoltà organizzative derivanti dalla situazione dell'attuale crisi Covid 19.

Il Conto Consuntivo esaminato presenta le seguenti risultanze finali:

SITUAZIONE FINANZIARIA

La situazione può essere così sinteticamente rappresentata al

31 dicembre 2019

Avanzo di Cassa di euro 152.826,39

Avanzo di Amministrazione di euro 137.618,36

Di seguito, viene riportato il prospetto di calcolo che tiene conto, oltre che dell’Avanzo di Cassa nelle sue varie articolazioni, del riassunto dei flussi finanziari di entrata e di uscita come previsto dall'art. 8, comma 13, punto 3 del Regolamento Amministrativo – contabile, nonché dell’ammontare dei Residui Attivi e Passivi accertati alla data del 31/12/2019.

 

Banca (UBI e Intesa San Paolo)

Saldo iniziale dei conti: € +245.943,41

Totale incassi dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € +786.859,17

Totale pagamenti dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € -895.489,08

Saldo al 31/12/2019: € +137.313,50

 

Posta

Saldo iniziale c/c postali: € +11.189,47

Totale incassi dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € +11.894,41

Totale pagamenti dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € -16.601,64

Saldo c/c Postale al 31/12/2019: € +6.482,24

 

Cassa Economato

Saldo iniziale: € +4.475,00

Totale incassi dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € +28.334,40

Totale pagamenti dal 01/01/2019 al 31/12/2019: € -23.778,75

Saldo al 31/12/2019: € +9.030,65

 

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

Tabella Avanzo di Cassa al 31/12/2019

Avanzo di cassa al 01/01/2019 € +261.607,88
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa € -61.151,64
Flussi finanziari derivanti attività di investimento € -5.000,00
Flussi finanziari derivanti attività finanziamento € -42.629,85
Totale Avanzo di Cassa al 31/12/2019 € +152.826,39

 

Tabella Somme da incassare

Somme rimaste da incassare € +59.843,43
Totale Somme da incassare € +59.843,43

 

Tabella Somme da pagare

Somme rimaste da pagare € -75.051,46
Totale Somme da pagare € -75.051,46

 

Tabella Totali

Totale Avanzo di Cassa al 31/12/2019 € +152.826,39
Totale Somme da incassare € +59.843,43
Totale Somme da pagare € -75.051,46
Avanzo di Amministrazione al 31/12/2019 € +137.618,36

 

SITUAZIONE ECONOMICA

Tabella ricavi meno costi

Valore della produzione (ricavi) € +773.646,05
Costi della produzione (costi) € -805.941,12
Totale ricavi meno costi € -32.295,07

 

Tabella Differenza Proventi e oneri finanziari

Differenza Proventi e oneri finanziari € -7.667,51
Risultato prima delle imposte € -39.962,58

 

Tabella imposte e tasse

Imposte e tasse € -41.938,70
Totale imposte e tasse € -41.938,70

 

Tabella Totali

Totale ricavi meno costi € -32.295,07
Risultato prima delle imposte € -39.962,58
Totale imposte e tasse € -41.938,70
Perdita d’esercizio € -81.901,28

 

SITUAZIONE PATRIMONIALE

Attività € +2.619.102,78
Passività € -707.687,14
Fondo dotazione iniziale € +1.993.316,92
Perdita d’esercizio € -81.901,28

 

In relazione al Conto Consuntivo sopra esposto e, in particolare, ai dati finanziari, il Collegio Sindacale constata che:
- il saldo finale dei conti correnti ammonta ad euro 137.313,50, così come risulta per euro 136.983,83 dall’estratto conto emesso dall’Istituto UBI Banca SpA, Filiale Milano 5567 Monte di Pietà e per euro 329,67 dall’Istituto Banca Intesa San Paolo Agenzia Milano 4 al 31/12/2019;
- il saldo di cassa finale è pari ad euro 152.826.39 ed è dato dalla somma del conto corrente UBI e INTESA SAN PAOLO (euro 137.313,50), dal saldo dei conti correnti postali (euro 6.482,24) e dal Saldo cassa contanti (euro 9.030,65);
l’Avanzo di amministrazione finale di euro 137.618,36 è dato dalla somma algebrica tra il saldo di cassa finale e le somme rimaste da incassare e da pagare;
nella situazione finanziaria concorrono a formare il conto dei residui i crediti e i debiti appartenenti alla competenza dell'esercizio 2019 e scaduti entro lo stesso anno che, per vari motivi, non si sono tradotti in effettivi incassi e pagamenti. Sulla base di tali criteri alla chiusura dell'esercizio i residui attivi sono stati determinati in euro 59.843,43 ed i residui passivi in euro 75.051,46.
All’atto della verifica, risulta che le somme rimaste da incassare pari ad euro 59.843,43 sono state incassate per euro 10.875,90 come specificato nella tabella seguente:
(La tabella completa delle somme rimaste da incassare può essere consultata in formato accessibile sul sito: www.uicimilano.org)
Totale rimasti da incassare al 2/4/2020, euro 48.967,53;

Analogamente, il Collegio verifica che le somme rimaste da pagare pari ad euro 75.051,46 sono state pagate per euro 13.336,70 mentre rimangono da pagare le somme come specificato nella tabella seguente:
(La tabella completa delle somme rimaste da pagare può essere consultata in formato accessibile sul sito: www.uicimilano.org)
Totale rimasti da pagare al 2/4/2020, euro 61.714,86;

Va segnalato che la quota dei residui attivi e passivi ancora esistenti risulta in parte influenzata dall'attuale situazione generale di crisi Covid 19.
Per quanto riguarda il Conto Economico, il Collegio Sindacale, evidenzia quanto segue:
Rispetto all'anno 2018, nel corso dell'esercizio 2019 si è provveduto ad una diversa e più corretta imputazione di alcune voci di bilancio (ricavi per fabbricati non strategici, proventi da attività accessorie, spese condominiali, manutenzioni e riparazioni, ecc.) per renderla più aderente al nuovo piano dei conti, mantenendo comunque inalterati i criteri di valutazione utilizzati.
I ricavi da fitti attivi ammontano a Euro 177.314,13 a cui vanno aggiunti Euro 40.382,28 di Ricavi per rivalsa spese (rimborso spese su immobili).
I costi per i servizi professionali, rubricati nel piano dei conti tra le consulenze, ammontano a euro 67.524,44 hanno riguardato prevalentemente prestazioni di servizi nel campo legale, fiscale e tecnico legato alla gestione degli immobili.
Le spese condominiali ordinarie di gestione degli immobili ammontano a Euro 62.252,41 e le straordinarie a Euro 20.000.

Gli oneri relativi Imposte e Tasse sono: Imu Euro 38.052,00 , e altre imposte indirette Euro 3.886,70

Il Collegio attesta, inoltre, che gli oneri sociali dei dipendenti e dei collaboratori, le trattenute Irpef e le ritenute di acconto sono state versate nei termini di legge.
Per quanto riguarda lo Stato Patrimoniale, si attesta che:
- il valore del Fondo di dotazione iniziale ammonta ad euro 1.993.316,92;
il Fondo TFR ammonta ad euro 256.507,90 copre interamente quanto maturato, calcolato sulla base del prospetto prodotto dallo Studio Cerri secondo le disposizioni di Legge e dei contratti collettivi di lavoro in vigore.
I crediti verso la sede centrale sono stati determinati in euro 76.999,19 e si riferiscono ad oneri fiscali e di manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare sostenuti dalla Sezione che in base all'art.2, commi 5 e 6 del Regolamento amministrativo-contabile sono posti, appunto, a carico della Sede centrale.

Tutto ciò premesso, avendo verificato a campione, durante l'Esercizio, la documentazione contabile a corredo delle singole operazioni riscontrandone la regolarità o la loro successiva regolarizzazione, il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione da parte dell’Assemblea del conto consuntivo per l'esercizio 2019 che corrisponde alle risultanze delle scritture contabili sezionali e concorda con l'intenzione di procedere secondo quanto dispone l’art. 9, 2° comma del Regolamento amministrativo-contabile che prevede di assicurare la copertura della perdita di esercizio nell'ambito del patrimonio netto.

Il collegio infine intende esprimere un particolare apprezzamento per la fattiva collaborazione prestata dal segretario Dario Tarantino e dal personale della sezione per assicurare la continuità dell'attività amministrativa nell'attuale stato di emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza dell'epidemia da Covid 19.

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE - Giancarlo PENCO

IL COMPONENTE - Enrico Benito FAVARA

IL VERBALIZZANTE - Dario TARANTINO

Il Documento completo relativo al Conto Consuntivo Esercizio 2019 può essere consultato sul sito: www.uicimilano.org

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INVIATO ALLE STAMPE IL 18 MAGGIO 2020

Note dopo la realizzazione WEB

Differenze dall'originale: dimensione del carattere, impaginazione, allineamento, indicizzazione, titoli, tabelle dati. 
Realizzazione WEB a cura dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano ONLUS - APS ; ultima modifica 12 giugno 2020